Regia di Brian De Palma vedi scheda film
(Forse) Piccolo, ma (sicuramente) altrettanto luminoso gioiello di quel mago della cinepresa che si chiama Brian De Palma, che in questa circostanza si mette praticamente in primo piano visto che l’essenza di questo suo apprezzabile lavoro, sta tutta nell’uso del mezzo di ripresa.
Atlantic City, quattordici mila spettatori assistono al match di boxe valido per assegnare il titolo dei pesi massimi e tra questi vi è pure il Ministro della difesa che rimane vittima di un attentato.
L’assassino potrebbe essere chiunque, a provare a far chiarezza ci pensa Rick Santoro (Nicolas Cage), estrapolando le riprese delle tante telecamere presenti, ma anche lui non è certo l’emblema del poliziotto senza macchia.
E le apparenze vanno di pari passo con gli inganni ingarbugliando il tutto.
Il film è in pratica un prolungato virtuosismo registico e De Palma si deve essere proprio divertito nel coniugare la sua tecnica sopraffina con iun soggetto, e relativo prodotto, di stampo prettamente commerciale.
Il risultato è coinvolgente, anche se il notevolissimo piano tecnico non è altrettanto assecondato da un storyboard che invece non dico sia proprio da buttare, ma sicuramente presenta alcune incertezze e spunti non sempre all’altezza della situazione.
Per fortuna si può godere della regia, a partire da un piano sequenza iniziale da cardio(de)palma per arrivare fino ai titoli di coda qui davvero immancabili.
Non male nemmeno la restante parte del comparto tecnico, che spazia da una discreta fotografia di Stephen H, Burum fino alla colonna sonora firmata dal mostro sacro Ryuchi Sakamoto, mentre Cage, così come il resto del cast, si mette scolasticamente al servizio del mezzo scenico.
Dunque “Snake eyes”, questo il bellissimo titolo originale, è un film nel quale i virtuosismi del regista sopravanzano nettamente il resto, che invece funziona solo a tratti, ma è davvero difficile non lasciarsi abbindolare da così tanta classe.
Un’esercizio di stile da non farsi mancare, almeno dagli amanti del grandissimo De Palma e da tutti coloro che apprezzano vedere il regista in prima fila più degli attori stessi.
Da elaborare con estrema cura.
VOTO : 7,5/10.
Regia virtuosa e dinamica, un corollario di spunti e idee di ripresa.
Di gran lunga l'aspetto migliore ( e che non è affatto poco) di un film che altrimenti non avrebbe avuto molte armi per far breccia.
Si presta con abnegazione alla causa e da la giuste sfumature ad un personaggio poco limpido.
Meglio del solito.
Sa come esporsi e lo fa senza tante titubanze.
Convincente.
Questo è pane per i suoi denti.
In parte e piuttosto convincente.
Interessante il suo ruolo (è il pugile) e buona la sua interpretazione.
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