Regia di Erick Zonca vedi scheda film
Lille (Francia). Nell'appartamento di una ragazza in coma a causa di un incidente vivono le due ventenni proletarie Isa (Elodie Bouchez) e Marie (Natacha Régnier). La prima è solare e generosa, la seconda autodistruttiva, antisociale e stizzosa, al perenne inseguimento dell'amore sbagliato. Isa comincia a frugare tra le lettere della proprietaria di casa, che non conosce ed è in coma, mentre Marie si attacca morbosamente ad un ricco rampollo che la prende in giro. La ragazza in coma si riprenderà, forse anche grazie alle cure di Isa. Marie morirà suicida, nonostante l'affetto della sua amica.
A 42 anni Zonca esordisce con un film di finissima scrittura, giocato su una gamma espressiva che tocca tutti i colori dell'arcobaleno, su una sceneggiatura rigorosa e perfetta, realizzando un film toccante, sincero, a tratti struggente, interpretato con bravura impressionante dalle due protagoniste, vincitrici ex-aequo della Palma d'oro a Cannes. In esso si alternano i temi del conflitto di classe, di quello tra i sessi e una prospettiva complessa dei legami di amicizia. Intenso, vibrante, magnificamente raccontato: un esordio impeccabile per uno dei più promettenti registi transalpini. Il film vinse 3 premi Cèsar in Francia: miglior film, miglior attrice (Bouchez) e migliore promessa femminile (N.Régnier).
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