Regia di Costa-Gavras vedi scheda film
Un film tratto dal libro sulla propria vita dei coniugi London. Costa Gavras continua il suo cammino contro ogni forma di dittatura, infatti veniva freschissimo dal successo inaspettato di Z, che lo mise in luce. Qui il racconto è molto spigoloso ed il cinema riesce con fatica a raggiungere il proprio effetto. La trama ha una interiorità poco spettacolare, e quella che c'è la si vuole evitare, concentrandosi sull'assurdo kafkiano. La scelta è volontaria e non facile, ma i tempi erano giusti per poter avviare un discorso politico. Il duo Montand/Signoret, tesserati comunisti, fu davvero temerario nella scelta, ma forse fu anche questo a creare una riflessione completa, che nel finale la si giustifica con il ricorso a Lenin che inorridirebbe nel veder come lo stanilismo ha portato un comunismo nato con altri intenti(le scritte sui muri). Davvero toccanti le immagini finali dell'invasione sovietica in Cecoslovacchia nella PRIMAVERA DEL 1968, oltre naturalmente a tutta la vicissitudine del protagonista.
Ruolo da ttore davvero provetto e grande anche per Gabriele Ferzetti, qui da film tv ingiustamente non ricordato.
Qui c'è tutta una dimostrazione di un sistema politico nella sua assurdità
Attore senz'altro sopravalutato, ma che ha fatto in questi anni delle scelte ottime
Una donna ed un'attrice insuperabile, che anche se le parti sono piccole riesce a mettere in ombra tutto il resto. Sentiamo il bisogna di un talento come questo che ce l'ha resa per sempre grande ed indimenticabile
Regista politico molto temerario, ed anche bravo, che alle volte ha saputo anche comporre degli ottimi films politoco/spettacolari. Ha saputo lavore e criticare dall'inteno anche in America, uscendo con film come Missing.
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