La figlia adolescente di un serioso padre di famiglia scompare durante un viaggio. Il genitore si mette a cercarla negli ambienti giovanili frequentati dalla ragazza. Si tratta un mondo per lui assolutamente sconosciuto fatto di spregiudicatezza e anche di un pizzico di follia. Ad accompagnarlo in quella che per lui è una vera e propria "discesa agli inferi" è un'amica della figlia di cui l'uomo finisce con l'innamorarsi...
Note
Anche qualche anno prima del sessantotto certi temi erano naturalmente già nell'aria. Bennati li annusa a dovere, ma ne trae un pastiche di poco costrutto. Anche il grottesco della situazione si avverte solo a tratti.
Che le sedicenni potessero essere mine vaganti lo si sapeva già nel 1960 e pure che "vecchi" trentenni e più faticassero a resistere alle loro balzane iniziative (non tanto per ribellione ma solo desiderio di sentirsi grandi). In mezzo c'eravamo noi diciottenni (di massima abbastanza ingenui).
Un avvocato scopre che la figlia adolescente è scappata di casa; contatta un'amica della ragazza e indaga insieme a lei sull'ambiente frequentato dalla figlia. Che, a quanto pare, si è invaghita di un maturo ingegnere; nel frattempo però anche l'avvocato si sente attratto dall'amica della figlia.
Un po' indagine psico-sociologica sul mondo degli adolescenti dal punto di… leggi tutto
Un avvocato scopre che la figlia adolescente è scappata di casa; contatta un'amica della ragazza e indaga insieme a lei sull'ambiente frequentato dalla figlia. Che, a quanto pare, si è invaghita di un maturo ingegnere; nel frattempo però anche l'avvocato si sente attratto dall'amica della figlia.
Un po' indagine psico-sociologica sul mondo degli adolescenti dal punto di…
Un omaggio a Kieslowski e non solo... Partendo dalla sua memorabile trilogia, uno sguardo al cinema Blu, Bianco e Rosso. Solo un gioco. Concludo con il Rosso, colore del tramonto, del rossetto ed ovviamente del sangue.
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Commenti (1) vedi tutti
Che le sedicenni potessero essere mine vaganti lo si sapeva già nel 1960 e pure che "vecchi" trentenni e più faticassero a resistere alle loro balzane iniziative (non tanto per ribellione ma solo desiderio di sentirsi grandi). In mezzo c'eravamo noi diciottenni (di massima abbastanza ingenui).
commento di cherubino