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L'allievo

Regia di Bryan Singer vedi scheda film

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La recensione su L'allievo

di Furetto60
7 stelle

Ottimo racconto di King e discreta trasposizione cinematografica

Ispirato a  "Un ragazzo sveglio" del mitico Stephen King. Un giovane, appassionato della storia del nazismo, s'imbatte per caso su un autobus, con un un ex ufficiale delle SS, che vive  in clandestinità da  anni.Morbosamente Incuriosito,prende contatti e fa un patto scellerato,con lui:non lo denuncia ,in cambio del racconto dei particolari e delle atrocità commesse nei campi di concentramento e tutti gli orrori,di cui è stato testimone e artefice. L'ex gerarca è costretto a subire il ricatto e cosi comincia a narrare le agghiaccianti storie dei "lager"con tutti gli orrori connessi,fino a che si viene a creare una sorta di complicità morbosa tra i due,poi la storia prende una piega inaspettata, che ovviamente non si svela. Lo scrittore del Maine di cui sono convinto e fervente ammiratore, è conosciuto e apprezzato come autore "horror", tuttavia personalmente ritengo che le cose migliori che ha scritto, non appartengono a questo filone. E' il caso di questo racconto,decisamente thriller,che il regista traspone in un film piacevole ma non all'altezza dello scritto.Storia molto intrigante e avvincente. Lo scrittore americano dimostra ancora una volta  grandi e profonde capacità introspettive e una prosa spigliata, semplice, ma al contempo forbita ed elegante,occorre necessariamente leggerlo ,per entrare nello spirito di questa novella, nella dimensione della perversione umana,nella rappresentazione del male nella sua forma più pura e raccapricciante, che viene così brillantemente descritta dal famosissimo e prolifico autore.L'olocausto è stata una delle più grandi sciagure provocate dalla follia collettiva e criminale dell'essere umano,l'analisi per quanto "relativa " e "a posteriori" non potrà mai spiegare le ragioni di un precipizio così infernale e abissale dell'animo, tuttavia serve, si spera,a impedire che in futuro, l'umanità possa nuovamente scivolare in  un tale  aberrante, abominio,in cui si perdono umanità e ragione.

 

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