Regia di Bryan Singer vedi scheda film
Il fascino che esercita il male sulle menti suggestionabili,sempre e comunque.Studente sedicenne grazie a meticolose ricerche scopre che un vecchietto incontrato sull'autobus ha nel passato uno scheletro ell'armadio grosso così:è un ex carnefice nazista,rifugiatosi negli Usa dove si è ricostruito un altra identità.Il film si regge tutto sullo scambio di ruoli che avviene nel film in un continuo ribaltamento delle prospettive.Il vecchietto innocuo è perseguitato da uno studentello prima vista inoffensivo,poi nel proseguio entrambi continuano nella loro strada fino alle radici del Male assoluto,prima quasi inconsapevolente poi in modo sempre più conseziente,quasi inebriandosi di gesti così estremi.E così viene fuori la reale natura dei due:il nazista nascosto per mezzo secolo e l'adolescente succube del Male.E'un film che vive del rapporto simbiotico tra i due,il nazista e lo scolaro,quasi a testimoniare la contagiosità del lato oscuro di ognuno o addirittura a certificare una sorta di passaggio del testimone dal maestro nazista all'allievo WASP.Tratto da un bel racconto di Stephen King l'orrore stavolta non viene da mostri cornuti o zannuti ma è un gioco al massacro perseverato e continuato che richiama più volte "Il servo" di Losey.Peccato che accanto a sequenze di assoluto pregio e che iniettano copiose dosi di inquietudine(la sequenza della vestizione e della marcia grottesca del nazista ritrovato,l'uccisione del vagabondo,la lotta con il gatto per metterlo nel forno,novella camera a gas,oppure la sequenza finale col consulente scolastico che fa gettare definitvamente la maschera al giovane studente appena diplomato) il film abbia della cadute di ritmo e di tensione.Singer si dimostra regista talentuoso nella costruzione dell'inquadratura ma non riesce a costruire un film veramente inquietante dall'inizio alla fine.Il Male si annida ovunque e ci si potrebbe paradossalmente trovare un nazista come vicino di casa.E al limite anche come amico...
di talento ma qui non si impadronisce della materia narrativa
ambiguo al punto giusto
eccellente
non proprio memorabile
parte da babbeo,la faccia è adeguata
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