Regia di Rino Di Silvestro vedi scheda film
Una prostituta viene uccisa, l’ispettore Macaluso indaga. La ragazza risultava essere una squillo di lusso, ma naturalmente non era l’unica tra le ‘colleghe’ di zona ad avere guai con clienti e legge.
Questa è la seconda pellicola diretta da Rino Di Silvestro, mestierante dedito a un cinema erotico-softpornografico che ha licenziato otto film in tutto in una dozzina d’anni, fra i primi Settanta e la metà degli Ottanta; già il titolo Prostituzione non lascia dubbi sugli obiettivi del lavoro, del resto. Scritto dallo stesso Di Silvestro, questo film arranca fra un evidente impianto poveristico e una preoccupante carenza di idee; quando non sa bene come far finire una sequenza, comunque, l’autore mette un paio dei suoi interpreti a letto e fa partire la suadente colonna sonora di Roberto Fogu e Marcello Ramoino. Un’ora e mezza di questa risma fra donne maltrattate, stuprate o direttamente uccise, ma senza alcun sentore di femminismo, anzi cercando di scoprire quanto più possibile i corpi delle belle attrici scelte nel casting: Maria Fiore, Krista Nell, Lucretia Love, Orchidea De Sanctis, Magda Konopka sono della partita, così come il settore maschile del reparto attori annovera le presenze di Aldo Giuffré, Elio Zamuto, Umberto Raho, Andrea Scotti, Pietro Torrisi e Luciano Rossi. Ritmo vacillante, problematica non da poco dato che la pellicola vorrebbe essere in qualche maniera un giallo. 2,5/10.
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