Regia di Lucio Castro vedi scheda film
TFF 37 - TORINO 37 Può una storia fugace di sesso tra due ragazzi pressoché coetanei, incontratisi per caso a Barcellona, trasformarsi, "ex post", nella storia d'amore anche familiare destinato a durare almeno un ventennio?
Il cineasta argentino esordiente Lucio Castro prova a dimostrarcelo, attraverso una interessante e bizzarra la scelta narrativa sbilanciata tra presente, passato e futuro. In Fin de siclo infatti, la sfida complessa, ardita, forse pure forzata, consiste nel trasformare una occasionale storia d'amore (gay) tra due ragazzi, in un percorso di vita tra incertezze di quel che sarà, ricordi spesso sbiaditi di ciò che è stato, e concretezza spiccia del vivere contemporaneo.
Il regista affronta la sfida attraverso tre tappe che poi lascia affrontare di petto ad uno spettatore talvolta sin smarrito a raccapezzarsi senza provare imbarazzo e dubbio tra una e l'altra. In tal modo irruento e narrativamente innaturale, trascorrono bruscamente le tre dimensioni temporali che, partendo dalla veemenza sessuale di un presente pieno di certezze, ci trasporta lungo un passato quasi sbiadito dal tempo trascorso che sotterra anche i ricordi più dolci che a prima vista si ritenevano indimenticabili, fino ad arrivare ad un futuro che non può essere che un'ipotesi, una eventualità.
Ferme restando le sembianze dei due protagonisti, che mai risultano accusare dei segni del tempo, incrementando il paradosso, ma dando sale e sapore alla narrazione.
La sfida è certo ardita ed ambiziosa, ma è ciò che, di fatto, conferisce forza e carattere ad un film stimolante anche quando scientemente zoppica affrontando le sue impennate temporali fin troppo azzardate.
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