Regia di Chloé Zhao vedi scheda film
Cinema del compromesso e del politicamente corretto. La regista è cinese, tra gli attori ci sono, in ordine sparso: uno scozzese, un irlandese, un inglese, un pakistano, un sudcoreano, un indiano, una messicana, una di Hong Kong e quattro statunitensi, tra cui due di colore, una sorda anche nella vita e uno omosessuale, ma solo nel film. Gli adepti Marvel si prostrano adoranti, ma per chi è cresciuto con i fumetti di Dino Battaglia, Hugo Pratt e Sergio Toppi, avere a che fare con supereroi tra cui una ha lo stesso nome del pannolone a mutandina per incontinenza (la H in più nel doppiaggio non si percepisce), il tutto fa decisamente ridere e mina la credibilità dell'operazione. Gli effetti sono indubbiamente efficacissimi, le scenografie ineccepibili, la fotografia inappuntabile, ma soggetto, sceneggiatura e interpretazioni non sono la "tazza di the" di chi scrive. Nota positiva Gemma Chan: bellezza discreta, naturalezza, sensibilità, fornisce sicuramente un apporto che risolleva le sorti della pellicola, almeno per quanto le sia possibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta