Regia di Cate Shortland vedi scheda film
"Dreykov’s Villanelles"; e poi la Fase 4: Florence Pugh e assai carucci gilerini multitasche.
Non ho la benché minima né la più pallida idea di che cosa sia accaduto prima o, s’è per questo, considerando la time-line interna al Marvel Cinematic Universe, dopo…
[e a tal proposito, come sempre, occhio alla sequenza post-titoli di coda – al netto della banalità, piattezza, sciatteria con cui è stata girata (fa parte dei molti “normali” reshoot, e si nota), e che comunque sempre migliore dell’ultima scena di “WithOut Remorse” è –, che “racconta “il dopo venuto prima” e accenna a quel che accadrà poi: pur essendo ambientato durante i fatti della Infinity Saga, il 24° film della MCU è il 1° della Fase 4]
…gli eventi narrati in “Black Widow”…
[sceneggiato dall’Eric Pearson di “Godzilla vs. Kong” (per dire) partendo da un soggetto del succitato Jac Schaeffer e di Ned Benson a sua volta, ovviamente, basato sui caratteri originali creati da Don Heck ai disegni, Don Rico ai testi e Stan Lee (e Jack Kirby) alla supervisionante scintilla iniziale],
…il 4° lungometraggio per il cinema di Cate Shortland (SomerSault, Lore, Berlin Syndrome, SMILF), perché questa è la breve lista dei film appartenenti al MCU cui ho fin’ora assistito e dell’unico fra quelli in uscita cui intendo assistere:
• Infinity Saga
- Fase 1
Nessuno: ½ “Iron Man” (2008) di John Favreau e ½ “the Avengers” (2012) di Joss Whedon
- Fase 2
"Guardians of the Galaxy" (2014) di James Gunn: * * * ½
- Fase 3
“Black Panther” (2018) di Ryan Coogler: * * * ½
• Fase 4
“Black Widow” (2021) di Cate Shortland: * * *
“WandaVision” (2021) di Jac Schaeffer: * * * ½
“Doctor Strange in the Multiverse of Madness” (2022) di Sam Raimi: ---
Mentre “Eternals” (2021) di Chloé Zhao non mi avrà, mai (dire mai).
Ma ciò non è affatto un “problema”, dato che “Black Widow”…
{ovvero: del perché (spoiler: mln/$) Scarlett Johansson…
[ché degli altri poco me ne cale: forse solo con Robert Downey Jr. (il cui ultimo film degno di nota è “Zodiac”, guarda caso girato poco prima del primo “Iron Man”) il cinema-cinema ha perso qualcosa, e non per colpa del MCU: tra Holmes e Dolittle non è che il nostro si sia impegnato più di tanto]
...nell’ultimo decennio ha girato solo 3 opere…
[più il lavoro sul corpo-attore in quanto tale, sganciato dal film, in “Lucy” (e, in maniera meno rutilante, ma più “carnalmente antipatica”, in “Don Jon”), e in seconda dicotomica istanza, con ben più disinnescante “lattice digitale”, in “Ghost in the Shell”, ché, per dire, al confronto “He's Just Not That Into You” è un film di Russ Meyer, e quello sulle corde vocali, sulla scia di “Her”, nei due “Sing” e in “Isle of Dogs”]
…degne di nota: “Under the Skin” di Jonathan Glazer (interpretazione “sacrificata”, dato il contesto della caratterizzazione, ma per altri versi generosa), “Hail, Caesar!” di Joel & Ethan Coen (co-protagonista secondaria di un film corale) e “Marriage Story” di Noah Baumbach (prestazione straordinaria), preferendo (non credo che Marvel e Disney siano Scientology) la quantità un tanto al chilo alla qualità}
…è in pratica uno stand-alone, e si “regge” in piedi da sé.
Le due ore si sentono tutte, alleggerite un po’ dai siparietti comici [e “sostenute” dalla “gravitas” famigliare à la (sic!) “the Americans”, o… à la “the Incredibles” in salsa d’oltre Moscova e Volga e in odor di Cremlino] che spuntano con dolce tradimento…
(Florence Pugh che fa il verso a Scarlett Johansson è adorabile, ma anche David Harbour e Rachel Weisz reggono bene - e vorrei vedere! - il gioco, mentre Ray Winstone è un cattivo a tutto tondo - e vorrei vedere bis! -, William Hurt fa da buon’ottima tappezzeria nel prologo e nell’epilogo, O.T. Fagbenle ripropone il ruolo di cucciolotto che ha in “the Handmaid’s Tale” e Olga Kurylenko è uno splendore sempre e comunque)
…come l’uvetta nel panettone. Peccato che il film sia un pandoro. Coi canditi. Una pizza con ananas, salmone e nutella.
Fotografia di Gabriel Beristain (“Caravaggio” di Derek Jarman, “Dolores Claiborne” di Taylor Hackford, “Blade II/Trinity” di Guillermo del Toro, e poi “reinventatosi” direttore delle seconde unità del MCU, fino a questa nuova “promozione”), montaggio industriale di Leigh Folsom Boyd e Matthew Schmidt e musiche di Lorne Balfe.
Kevin Feige, presidente dei Marvel Studios, che ha iniziato l’avventura “co-producendo esecutivamente” gli X-Men di Bryan Singer, l’Hulk di Ang Lee e gli Spider-Man di Sam Raimi, NON ha paragonato “Black Widow” a “Better Call Saul” (e l'MCU a "Breaking Bad"): “I look at Better Call Saul as a wonderful example of a prequel that almost completely stands on its own apart from Breaking Bad because it informs you about so many things you didn’t know about before. So time will tell which way we’ve gone with a supposed Black Widow movie.” Il virgolettato è tratto da Gizmodo, con l’autore dell’intervista che chiosa con: “Feige lightly chuckled after that last phrase.” E la pazienza, così, non ha trovato il suo limite.
"Dreykov’s Villanelles"; e poi la Fase 4: Florence Pugh e assai carucci gilerini multitasche.
* * ¾ (***)
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