Regia di Riccardo Freda vedi scheda film
Le avventure del cane poliziotto Dox: dapprima acciuffa un assassino e rapitore, poi stronca un traffico di droga.
Tra le assurdità più assurde della storia del cinema italiano va indubbiamente annoverata anche questa pellicola, di per sé assolutamente dignitosa, ma che si stenta a credere diretta da un professionista – per quanto talvolta invischiato in operine popolari di modesta risma – come Riccardo Freda. A cavallo tra un peplum e un horror, dunque, il Nostro gira Caccia all'uomo, una specie di doppio episodio ante litteram delle avventure del Commissario Rex; qui il pastore tedesco protagonista si chiama Dox (!), ma a conti fatti la portata della storia e gli 'effetti speciali' messi in campo (un buon attore-animale al centro dell'azione) sono i medesimi del quasi omonimo cane poliziotto della serie televisiva austriaca prodotta oltre trent'anni più tardi. E il dispendio di buonissimi nomi nel cast non fa che amplificare il senso di perplessità attorno a questo lavoro a tutti gli effetti alimentare: Riccardo Garrone, Umberto Orsini, Yvonne Furneaux, Andrea Checchi, Eleonora Rossi Drago, Aldo Bufi Landi, Philippe Leroy, Giorgia Moll, Alberto Farnese e Fanfulla sono della partita. Il ritmo è apprezzabile e la sceneggiatura firmata da Marcello Coscia e Dino De Palma funziona a dovere per i limiti delle circostanze; Dox ci mette del suo per destare simpatie e in definitiva a un film siffatto non si può chiedere di più. 3,5/10.
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