Regia di Terence Fisher vedi scheda film
La blasonata “Hammer production” ha pensato di affiancare il fantasma dell’Opera ai gialli anglosassoni tipo “Il mastino dei Baskerville”, “Il dottor Jekyll” o “Jack lo squartatore”. Ma stavolta ha clamorosamente sbagliato bersaglio. Non ha senso ambientare questo romanzo a Londra anziché a Parigi, per altro senza trasmettere nulla del tipico fascino londinese. Inoltre, la musica lirica scelta per le esecuzioni è troppo moderna per l’epoca del romanzo, né si può desumere un’ambientazione più recente visto che le scene sono pienamente ottocentesche (manca la luce elettrica, per esempio). Insomma, un cocktail senza senso nonostante la buona suspense e l’ottima atmosfera delle “fogne-salotto” (il cui inquilino non suscita né pena né odio, laddove il compositore sfoggia una perfidia fin troppo costruita). Mediocre.
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