Regia di Denys de la Patellière vedi scheda film
Léandre Brassac fa il veterinario ormai solo a tempo perso, essendo ricco di famiglia per una speculazione indovinata del padre: è un anarchico che parla senza peli sulla lingua ma ha un amico ministro a cui poter chiedere favori all’occorrenza, vive in una grande villa di campagna, ha sposato una tedesca più che altro per fare il bastian contrario e accoglie in casa una prostituta per redimerla, sottraendola al suo pappone. Prima parte deliziosa, con dialoghi acuminati e Jean Gabin che gigioneggia in un ruolo che ricalca un po’ quello di La traversata di Parigi. La seconda parte è più annacquata, si addolcisce con una storia d’amore, un matrimonio e l’arrivo di un bambino, anche se per qualche tempo l’esito resta in bilico e sembra avviarsi verso il dramma. Cinema di papà, certo, ma almeno non ingessato e orgogliosamente umorale.
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