Espandi menu
cerca
The Vigil

Regia di Keith Thomas (II) vedi scheda film

Recensioni

L'autore

undying

undying

Iscritto dal 10 giugno 2002 Vai al suo profilo
  • Seguaci 129
  • Post 42
  • Recensioni 3014
  • Playlist 58
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su The Vigil

di undying
6 stelle

Esordio in regia per un horror dalla forte venatura drammatica, ambientato in un contesto religioso ebraico. Privo di effetti speciali - e circoscritto in unità di luogo e azione - può contare su una buona idea e su un interprete (Dave Davis) molto convincente.

 

locandina

The Vigil (2019): locandina

 

Borough Park, New York.

Nella comunità chassidica, Yakov (Dave Davis) si allontana dall'ortodossia ebraica mentre sta vivendo una precaria condizione economica. Essendo andato male un colloquio di lavoro ha necessità di soldi, al punto di accettare l'offerta di 400 dollari in cambio di una veglia funebre. Dovrà svolgere il ruolo di "Shomer" vigilando un'intera notte il corpo di Rubin Litvak, un anziano ebreo sopravvissuto all'Olocausto. Durante la veglia, Yakov sperimenta allucinazioni visive e uditive, impressionato in parte dalla presenza dell'anziana vedova (Lynn Cohen) di Litvak, ammalata di demenza senile, in parte dal complesso di colpa per la perdita del piccolo fratello, ucciso davanti ai suoi occhi da una banda di razzisti. Con il passare delle ore Yakov si convince di essere preda di un Mazik, sorta di demone della religione ebraica che si nutre della sofferenza provata da esseri umani in crisi spirituale e morale.

 

"Da migliaia di anni, gli Ebrei osservanti praticano il rituale della 'Veglia'.

Quando un membro della comunità muore, il corpo viene vegliato ininterrottamente dallo Shomer, il guardiano, che recita i Salmi per confortare l'anima del defunto e proteggerla dal male invisibile.

Questo guardiano è di solito un membro della famiglia o un amico, ma ci sono degli Shomer a pagamento che vengono ingaggiati per la veglia se nessun altro può farlo." (Didascalia iniziale)

 

Malky Goldman, Dave Davis

The Vigil (2019): Malky Goldman, Dave Davis

 

Keith Thomas decide di esordire dietro la macchina da presa girando un horror orientato verso la religione ebraica, di fatto avara in termini di demoni o entità malvagie (proprie invece della religione cristiana). Partendo da un sintetico soggetto - ben espresso nella didascalia riportata - punta tutto sulla eccezionale interpretazione di Dave Davis (già eccellente protagonista del serial True detective e di The walking dead). The vigil di fatto rappresenta un tour de force psicologico, girato quasi tutto in tempo reale (eccezion fatta per i primi dieci minuti del prologo) con estrema unità di luogo e azione. Scelta in grado di contenere il budget ma anche opzione stilistica che mira a raccontare un dramma interiore: in senso d'ambientazione (la casa) e in veste di psicodramma (lo stato di depressione in cui versa il protagonista). Proprio in virtù di questi due aspetti il film riesce a coinvolgere. Thomas punta a un clima di angoscia suggerito da suoni, ombre e forme indistinte.

 

Dave Davis

The Vigil (2019): Dave Davis

 

The vigil non offre dunque effetti speciali o scene pirotecniche ma propone invece un momento di angosciante riflessione sui demoni interiori, quelli della mente. Demoni ben più spaventosi di quelli iconograficamente mostruosi (ma innocui) di tanto cinema horror. E che in questo centri il bersaglio, al pari di Demon (2015) del sensibile e sventurato Marcin Wrona, prova come un film con protagonista una comunità ebraica (è doppiato a tratti anche in yiddish), abbia forti potenzialità drammatiche, tali cioè da insinuare sottopelle un clima di incertezza e di inquietudine che spesso permane a lungo, anche - e soprattutto - dopo la visione.

Dopo essere circolato nelle sale di mezzo mondo (anche in Italia e in un periodo a dir poco sfortunato) The vigil è stato opzionato dalla Blumhouse che ne ha acquistato i diritti per la distribuzione domestica.

 

Lynn Cohen

The Vigil (2019): Lynn Cohen

 

"La depressione è sentirsi come sei avessi perso qualcosa, ma che non hai idea di quando o dove l’hai perso l’ultima volta. Poi un giorno ti rendi conto che quello che hai perso è te stesso." (Anonimo)

 

Trailer

 

F.P. 17/09/2020 - Versione visionata in lingua italiana

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati