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Il colore venuto dallo spazio

Regia di Richard Stanley vedi scheda film

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La recensione su Il colore venuto dallo spazio

di GoonieAle
6 stelle

Lovecraft. Il cinema ha preso poco dallo scrittore e quanti film possono essere considerati capolavori? Personalmente ritengo che lassù, in solitudine, ci sia l’inarrivabile Carpenter con Il seme della follia. Il resto sono buoni film (pochi) fino a robaccia. Anche pellicole come Re-animator, capisaldi del genere horror, non mi hanno mai “destabilizzato”. Come molti sanno, Lovecraf è ingestibile in immagini. In effetti, il suo horror cosmico, abissale, astratto e concreto allo stesso tempo, come lo immortali?

Richard Stanley è un regista pazzo, si erano perse le tracce dal 1996, dopo soli due film! Un folle che cozza con certi meccanismi del cinema ma dal sicuro talento. Ed ecco che prende Lovecraft – Color out of space – e lo trasforma in immagini. Ammanta la pellicola di colore viola-rosa-fucsia e distrugge la famiglia dal suo interno. E già prima qualcosa, però, non andava.

Imperfetto ma dotato di lenta potenza, evocativo e musicalmente ottimo, ha degli affetti speciali limitati ma che colpiscono duro. Si dice che il regista tratterà ancora lo scrittore con L'orrore di Dunwich. Negli ultimi anni Lovecraft è tornato d’interesse cinematografico (e non solo - date un'occhiata agli adattamenti manga di Gou Tanabe, splendidi, inquietanti ed evocativi) . Che qualcuno sforni un kolossal che possa sedersi accanto a Carpenter, magari il (mio) tanto sospirato Le montagne della follia. Dai, ci siamo quasi.

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