Regia di Gianni Crea vedi scheda film
Il film, che passava spesso a metà anni ottanta nelle tv private toscane, narra la storia di Dino (Giancarlo Prete), un ragazzo che vive con il fratello studente e il padre anziano e malato e li mantiene con il suo lavoro di operaio in una ditta di ceramiche. Un giorno, Dino rimane improvvisamente senza lavoro (causa crisi...); durante i suoi giri per la ricerca di una nuova occupazione, si imbatte in un amico di famiglia che lo trascinerà in una escalation di attività criminose che culmineranno in una sanguinosa rapina in una fabbrica seguita da una rocambolesca fuga e dal rifugio in un asilo con presa in ostaggio di maestre (una delle quali interpretata da Antonella Lualdi) e bambini.
Il film non è un granché, diciamo la verità: girato male (quantomeno, nella vhs che posseggo, sembra che manchino alcune scene e che altre siano state tagliate male), è una specie di pot-pourri tra poliziottesco, melodrammatico e denuncia sociale che fa un po'fatica ad amalgamarsi. Il motivo di interesse che può portare a riscoprirlo ora è solo l'inquietante fatto che i problemi denunciati trentasette anni fa ancora non si sono risolti. Apprezzabile, tuttavia, l'impegno del cast. Eleonora Giorgi interpreta la fidanzata di Dino, una ragazza che non si sente molto portata per il matrimonio.
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