Regia di George A. Romero vedi scheda film
Opera prima di Goerge A. Romero e capostipite del genere horro-zombie, "La notte dei morti viventi" getta le basi per altri quarant' anni di film sullo stesso argomento risultando ancora oggi, nonostante vari sequels e remake, visivamente suggestivo e claustrofobico come pochi altri. Dotato di un budget irrisorio e girato in un inquietante bianco e nero, la pellicola di Romero trasuda idee ad ogni inquadratura ed inaugura dei veri e propri must che in futuro vedremo ripresentarsi in ogni salsa. La trama stessa, che vede un gruppo eterogeneo cercare di sopravvivere e sfuggire ai non-morti barricandosi in un luogo chiuso, è in seguito diventata un clichè abusatissimo dalle generazioni a venire. Fra camera fissa, brevi piani sequenza, colonna sonora ossessiva ed un utilizzo di trucchi ed effetti artigianali efficacissimi, il film contiene immagini che nel tempo non hanno perso d' efficacia e risultano di grande impatto nonostante i nostri occhi siano oramai abituati alle mer(d)aviglie della computer grafica. Merito di un autore mai banale che non ha timore di toccare tasti delicati e che proprio qui inizia ad affrontare tematiche importanti per il suo cinema : l' ossessione per l' informazione che si evince dall' importanza della radio prima e della televisione poi, la fragilità degli affetti familiari in circostanze estreme ben messa in scena dalla famigliola superstite (a proposito, gran belle facce nel cast) e l' istinto crudele e meschino dell' uomo pronto alle peggio nefandezze pur di sopravvivere ; il finale verte proprio su quest' ultimo punto e quei titoli di coda sugli uncini sono quanto di più eloquente si potesse trovare per rendere l' idea. Non il capolavoro del regista ma imprescindibile per comprenderne al meglio la filmografia.
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