Regia di Ciro Ippolito vedi scheda film
Film,sgangherato,sulla scia dei successi degli "Squallor"
Per discutere e ragionare su questo film,bisogna chiedersi cosa hanno significato e rappresentato gli "Squallor", al loro apice del successo, negli anni ottanta.I "millennials" non lo possono sapere, ma chi ha i capelli bianchi come il sottoscritto, ricorderà sicuramente gli incredibili dischi di questo gruppo.Dopo un periodo di oscurantismo culturale e sociale,negli anni settanta, sulla scia delle contestazioni giovanili del 68, la società italiana, cominciò finamente a slegarsi dai legami delle censure varie e soprattutto nell'arte, quindi nella musica e nel cinema, iniziarono a vedersi i primi fenomeni di trasgressione.Gli squallor cantavano, anzi il più delle volte parlavano, brani,dai testi sconclusionati e volgari,avendo come sottofondo delle musiche orecchiabili,tuttavia forse anche inconsapevolmente, stavano infrangendo un tabù.Il feroce turpiloquio,fine a se stesso, che divenne la caratteristica fondamentale dei loro pezzi,era il grido liberatorio dopo anni di silenzio imposto, tuttavia chi volesse rintracciare in quei testi, satira o umorismo, casca decisamente male,non c'era niente ,solo una "spensierata "e istintiva "goliardia"
Questa pellicola sgangherata senza capo e senza coda, che non si può nemmeno definire film,aveva la velleità di tradurre in immagini e storie,i brani del gruppo, missione impossibile, che infatti naufragò miseramente.
Leggo nei commenti che il film è "trash":è un eufemismo,in sostanza, è solo un disordinato mucchio di maliziose macchiette, decisamente "nonsense" slegate tra loro, che non suscitano la minima ilarità.
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