Regia di Emir Kusturica vedi scheda film
Singolare commedia di Kusturica, con tonalità grottesche. Lungo le rive del Danubio, un giovane di etnia rom non particolarmente furbo è abituato a sopravvivere con piccoli traffici; intravedendo la possilità di concludere un buon affare, chiede aiuto ad un amico del padre, che dichiara essere precedentemente morto, e si associa con un criminale di spessore per il supporto logistico. Il criminale approfitta della ingenuità del protagonista e lo incastra per la realizzazione di un matrimonio combinato. Da queste premesse si sviluppa una storia complessa, con molti e variegati personaggi, espressione di una umanità particolare che ha come riferimento valori ben radicati e tradizioni immutabili, non necessariamente allineati a quelli del nostro occidente contemporaneo. Amicizia, tutela della famiglia e dei beni, ma anche disparità tra uomini e donne.I protagonisti sono persone semplici che vivono una vita semplice, nonostante le incursioni della modernità e di un ostentato benessere. Ne nasce una particolarissima ricostruzione di costumi ed ambientazioni, estremamente curata nei dettagli. Una casa sul fiume, i mezzi di locomozione di uno dei protagonisti anziani, l'interno delle case tappezzate di ritratti e fotografie, branchi di oche ed altri animali ovunque. I personaggi hanno una fortissima voglia di vivere, nonostante le grandi e piccole difficoltà, e la esprimono con musiche, canti, scherzi. La conclusione mostra il trionfo dei buoni sentimenti e la sconfitta dell'inganno e dell'avidità fine a sè stessa. L'aspetto grottesco è impresso alla vicenda dalle tinte forti con le quali sono rappresentati connotati fisici e morali dei personaggi principali. Bellissima la colonna sonora, costituita da melodie che accompagnano quasi ossessivamente ogni evento mostrato. Unico aspetto negativo, una eccessiva dilatazione della vicenda del matrimonio nella seconda parte del film.
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