Regia di Anthony Mann, Laurence Harvey vedi scheda film
Film di spionaggio al tempo della guerra fredda. Un agente del KGB (Krasnevin), infiltrato nei servizi segreti inglesi col nome di Eberlin, avverte che non è più sicuro e tenta di ritornare in patria. Questo suo desiderio è categoricamente impedito dal KGB (e questa è una delle tante incongruenze), che insiste affinchè continui a prestare servizio per gli inglesi. Questi certi del suo ruolo di agente doppio lo inviano a Berlini per uccidere...se stesso. Sorvegliandolo attentamente scoprono tutti ( quasi) i suoi contatti ed infine lo catturano. Krasnevin, per non tornare in Inghilterra preferisce farsi ammazzare combattendo. Film cupo, privo di sostanziale suspense, mostra solo l'angoscia di un agente che si sente braccato. Ma intensità e partecipazione mancano. Tra i piedi ci si infila Mia Farrow che non si capisce cosa ci sta a fare. Se il finale è alla Butch-Cassidy, il film come narrazione di spionaggio ha tenue basi e scarsa intensità. Siamo molto lontani dal film dell'agente Palmer (Ipcress). Non mi è piaciuto. Voto 4
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta