L'agente Eberlin fa parte dei servizi segreti britannici ed è attivo soprattutto in Germania. Eberlin però è a libro paga anche del Kgb, al quale passa le informazioni sui servizi occidentali. Quando due suoi colleghi che sono in missione con lui vengono uccisi, Eberlin capisce di avere i giorni contati. A questo punto l'Intelligence Service gli affida un incarico: recarsi a Berlino e uccidere l'agente russo Krasnevin ovvero... se stesso dato che il fantomatico agente avversario non è altro che la sua identità di copertura.
Note
Ultgimo film di un maestro del western, è un film di spionaggio adulto e cupo, con una storia appassionante.
La misteriosa identità della spia russa genere depistaggi e tensione. Sufficiente per la buona resa del film. Se solo a Laurence Harvey fosse venuta una lombalgia prima dell'inizio delle riprese così da essere sostituito.
Un regista fuori dal suo registro, che nell’ultima prova cerca un campo diverso, che è quello dello spionaggio: Mann fa un lavoro in superficie, che risulta solo come un film di routine, in linea con diverse operazioni fatte all’epoca, cavalcando il successo sul tema portato avanti da 007.
Un film british, e già al di fuori dalla mentalità di… leggi tutto
L'ultimo film di Mann (che morì a Berlino durante le riprese) è un thriller di spionaggio nel clima della guerra fredda, attraversato da un senso di nevrosi e da una vena malinconica che ben si addicono alla storia e al personaggio principale. Resta comunque l'impressione di un film 'lacerato' e zoppicante, a cui manca la robustezza del Siegel di 'Telefon' ('77) e a cui non basta… leggi tutto
Anthony Mann non è tra i registi di western più conosciuti, ma è stato sicuramente tra i più innovativi, per aver introdotto nei suoi film (soprattutto quelli degli anni '50) l'ambiguità sia tra i personaggi che nell'interiorità del singolo protagonista. In questo suo ultimo lavoro (molto sottovalutato) spinge il discorso agli estremi: una spy story in… leggi tutto
Anthony Mann non è tra i registi di western più conosciuti, ma è stato sicuramente tra i più innovativi, per aver introdotto nei suoi film (soprattutto quelli degli anni '50) l'ambiguità sia tra i personaggi che nell'interiorità del singolo protagonista. In questo suo ultimo lavoro (molto sottovalutato) spinge il discorso agli estremi: una spy story in…
L'ultimo film di Mann (che morì a Berlino durante le riprese) è un thriller di spionaggio nel clima della guerra fredda, attraversato da un senso di nevrosi e da una vena malinconica che ben si addicono alla storia e al personaggio principale. Resta comunque l'impressione di un film 'lacerato' e zoppicante, a cui manca la robustezza del Siegel di 'Telefon' ('77) e a cui non basta…
la lettura della trama mi ha fatto pensare di registrare questo film ma poi col passare della visione mi e' sembrato ben impostato dal punto di vista attoriale ma poco fluido dal punto di vista della narrazione dei fatti.voto.5.
Un regista fuori dal suo registro, che nell’ultima prova cerca un campo diverso, che è quello dello spionaggio: Mann fa un lavoro in superficie, che risulta solo come un film di routine, in linea con diverse operazioni fatte all’epoca, cavalcando il successo sul tema portato avanti da 007.
Un film british, e già al di fuori dalla mentalità di…
Film di spionaggio al tempo della guerra fredda. Un agente del KGB (Krasnevin), infiltrato nei servizi segreti inglesi col nome di Eberlin, avverte che non è più sicuro e tenta di ritornare in patria. Questo suo desiderio è categoricamente impedito dal KGB (e questa è una delle tante incongruenze), che insiste affinchè continui a prestare servizio per gli…
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Commenti (1) vedi tutti
La misteriosa identità della spia russa genere depistaggi e tensione. Sufficiente per la buona resa del film. Se solo a Laurence Harvey fosse venuta una lombalgia prima dell'inizio delle riprese così da essere sostituito.
commento di movieman