Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
La liberazione sessuale rinchiusa in quattro mura, un uomo e una donna, il sesso senza identità, senza obblighi, senza la necessità di conoscersi. Fuori da quelle quattro mura, un uomo e una donna, il cinema e la necessità di farlo sempre e comunque.La nouvelle vague che incontra Antonioni, lo straniamento di Brando che cerca di convivere con la voglia estrema di cinema di Jean Pierre Leaud, e in mezzo la Schneider che accetta le pratiche sessuali del primo e accetta di raccontare la sua vita al secondo. La doppia vita della protagonista si regge su un equilibrio perfetto, ma delicato tra l'appagamento dei sensi e la necessità di costruirsi una vita <<normale>>. Quando però il rapporto dentro-fuori Brando-Leaud si ribalta la sua reazione è quella di rifiutare entrambi. Questo film è un esperimento ,forse non riuscito del tutto, perche alla fine lo spettatore medio si ricorda le scene sessuali, dimenticando il resto dell'opera, che non sarà il capolavoro del nostro, ma che non è sicuramente da buttare e nè ovviamente da bruciare. Uno dei limiti veri del film che gli attori fanno quello che da loro ci si aspetta ( vedi i commenti ) anche se ciò non per tutti può essere negativo. Personalmente considerando l'opera come <<sperimentale>> mi sarei aspettato qualcosa di diverso.
un voto in piu per la musica
avrei calcato meno la mano sulle scene di sesso in modo da far emergere il valore del film con tutti i pregi e i difetti.
brandeggia
è condannato a fare truffaut anche quando non lo dirige
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