Regia di Bernardo Bertolucci vedi scheda film
Semplicemente bellissimo. Visto tanti anni fa, recentemente ho letto il romanzo, praticamente riflette il film, poiché è stato scritto da Robert Alley che ne ha adattato la sceneggiatura scritta da Bernardo Bertolucci. Superata la sua fama scandalosa e ripulito dalla pregiudizievole coltre scandalistica, per nulla erotico ma pervaso perennemente da un fetore di morte e disperazione che pervade tutto il film, si mantiene ancora molto attuale sotto certi aspetti, in particolare quelli della solitudine umana e l’incomunicabilità dei propri sentimenti che non possono non portare ad altro finale che quello tragico. Quest'opera di Bertolucci rivela la tragedia di un animo sensibile in un doloroso racconto (straordinaria la forza comunicativa ed emotiva di Brando), straziato dalla solitudine e dalla dolorosa percezione della precarietà dell’esistenza, che cerca l’illusorio stordimento in un erotismo barbaro e fetido vissuto in un semivuoto appartamento parigino al di fuori del mondo. Ancor oggi attuale e devastante, per come descrive la solitudine e le miserie dei rapporti umani. Splendida la regia, perfetti i due protagonisti, Marlon Brando e Maria Schneider. Da segnalare anche un immenso Massimo Girotti. Straziante poi la scena davanti alla salma, in un pianto irrefrenabile che ci trasporta in un dolore indicibile. Memorabile il tango strambo, preludio alla tragedia. Grande musica e grande fotografia. Davvero imperdibile.
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