Regia di Armando Fizzarotti vedi scheda film
L'amore fra il pescatore Pietro e la bella Carmela non sboccia a causa delle pessime voci messe in giro su di lei; inoltre un certo Tunisino la insidia e, per essere certo di eliminare il concorrente, fa in modo di gettare Pietro nei debiti. Sarà proprio Carmela, con la sua ugola d'oro, a fargli avere il denaro necessario a riscattarli.
Melodramma in salsa partenopea, uno fra i tanti che a cavallo degli anni Cinquanta comparivano sugli (e altrettanto rapidamente scomparivano dagli) schermi nostrani; in questo caso la regia è affidata all'esperto Armando Fizzarotti, napoletano con trent'anni di esperienza alle spalle e una lunga frequentazione del genere. Tutte queste pellicole sono davvero simili e perfino nei titoli la fantasia scarseggia (non si contano i film con Napoli nel titolo, qui compare addirittura due volte in quattro parole); a scrivere la modestissima e prevedibilissima sceneggiatura con il regista ci sono suo figlio Ettore, che sarà il degno prosecutore della carriera paterna 'inventando' il musicarello, e il produttore Mario Caiano. Lea Padovani, Renato Baldini e Ubaldo Lay formano il tris di protagonisti - essa, isso e 'o malamente, l'antagonista - e in una parte laterale troviamo anche il cantante Achille Togliani, a cui naturalmente il copione riserva i dovuti spazi canori; ruoli minori infine sono destinati a Tina Pica, Carlo Ninchi, Beniamino Maggio e Valeria Moriconi. Fra una bella melodia e un torto da vendicare, il lieto fine sopraggiunge imperioso, quanto inevitabile. 2,5/10.
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