Regia di George A. Romero vedi scheda film
Arrancano e cadono se gli si spara in fronte,sembrano goffi e ridicoli,ma guai a farsi agguantare dagli zombie che ,a orde,circondano le citta' americane dopo un misterioso risveglio:divorano i malcapitati che riescono ad acciuffare,e sembrano non fermarsi mai.Romero,nel secondo segmento della trilogia sui morti viventi calca sempre di piu'la mano sulla metafora consumistica in realta'alla base di questo horror coprodotto da Dario Argento,presentato in due versioni abbastanza distinte,per il mercato europeo ed americano.In realta'gli effetti di questa "Alba dei morti" (titolo originale del film),non sono,almeno nella versione vista qui in Italia,neanche troppo granguignoleschi,si sono viste molte cose piu'shockanti,semmai cio'che resta piu'impresso nel film di George Romero,e l'insesorabilita'del destino tragico che per il cineasta dovrebbe capitare all'umanita',vittima di se stessa,della propria natura antropofaga,e del suo morboso attaccamento ai supermarket,novelle cattedrali della societa'capitalista.Finale con pochi barlumi di speranza,come una telefonata importante fatta con un gettone solo.
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