Regia di George A. Romero vedi scheda film
Difficile riuscire a trarre ancora nuove e ulteriori edizioni da questo capolavoro incommensurabile e quasi imbarazzante per come ormai renda difficile il riuscire a dire, aggiungere ancora qualcosa di non scontato, o più semplicemente e banalmente, già scritto e detto.
La "nuova" versione in bianco e nero è però una interessante e ulteriore possibilità in più per il collezionista e completista, di vedere il "Via col Vento del cinema splatter", in ideale proseguo e omaggio con il bianco e nero del suo predecessore e capostipite. Semplicemente avendo bilanciato un pò i contrasti e la profondità del nero, una volta prosciugati del tutto i brillanti colori della squillante e ombrosa, autunnale come si conviene fin dal titolo e al contempo situazionismo, fotografia di Michael Gornick.
La versione di montaggio utilizzata è la cosiddetta "Monroeville Mall composite full edit", tra le varie denominazioni che essa ha. E che ovvero incorpora la theatrical cut U.S. di oltre 2hr., con la italiana "Argento cut" -la da sempre migliore per chi scrive-, musicata dai Goblin che amplifica enormemente l'impatto e il ritmo interno di intere sequenze e situazioni, da ca.110; e la circa 18 anni fa primigeniamente denominata "International cut o U.K. cut", che interpolava i minutaggi e le sequenze delle prime due versioni, diverse colonne sonore comprese. Questa ultima inizialmente citata e creata dai fan circa 5 anni fa, comprende le sequenze di tutte e tre le versioni comprese laddove possibile farle coesistere, le due diverse colonne sonore, per un totale di ben 134'. Questa è la vergine utilizzata anche per questa ultima "Black and White Version".
Rimane a questo punto contando pure la "3-D version" rispuntata l'anno scorso per alcune proiezioni di celebrazione in anticipo dei 45 anni del film, e già disponibile da anni in BD tedesco, da riscoprire fosse possibile, la versione che venne proiettata al festival di Cannes del 1978 per il mercato. Si dice che fosse addirittura di 180', ma pare da varie voci più o meno vicine e affidabili, completamente perduta. Venisse mai ritrovato quel girato o almeno una parte, anche in una cava scavata in un deserto di sale(che preserva molto dall'umidità le pellicole), sarebbe una fortuna di valore come probabilmente trovare in soffitta dentro ad una vecchia cassapanca, il "Gronchi rosa".
John Nada
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