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Vampyres

Regia di Víctor Matellano vedi scheda film

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La recensione su Vampyres

di undying
6 stelle

Horror spagnolo, remake di un omonimo film del 1974, ambientato in Inghilterra ma dalle atmosfere gotiche Anni '70. Ultima sceneggiatura dell'indimenticabile José Ramón Larraz, autore deceduto prima della conclusione delle riprese e al quale il film è dedicato.

 

locandina

Vampyres (2015): locandina

 

Tre ragazzi decidono di raggiungere un isolato posto di campagna per trovare ispirazione e celebrare Byron, Shelley e Polidori. L'intenzione è quella di individuare un ambiente in grado di stimolare la loro fantasia creativa, per poi scrivere un libro. Scelgono un posto vicino ad un fiume confinante con una casa apparentemente abbandonata. In realtà due vampire lesbiche vivono in quel luogo, uscendo di sera per coinvolgere occasionali passanti con i quali nutrirsi del logo sangue dopo avere praticato sesso. Ted (Christian Stamm) è uno di loro, affascinato da Fran (Marta Flich) finisce per dargli un passaggio in auto. La simpatia è contraccambiata, tanto che la sensuale vampira riserva un particolare trattamento a Ted. 

 

"Balzò dal letto con la forza di un animale selvaggio direttamente sulla mia ferita, succhiando il sangue della mia vita con indescrivibile voluttuosità." (Didascalia iniziale da Le morte amoureuse, 1836, di Téophile Gautier. Uno dei primi racconti sui vampiri, citato anche durante un dialogo nel film)

 

Almudena León

Vampyres (2015): Almudena León

 

Il mitico cineasta spagnolo, José Ramón Larraz, scrive soggetto e sceneggiatura senza riuscire a vedere il film montato (muore infatti nel settembre del 2013 ad 84 anni). In realtà si tratta di un remake, liberamente ispirato dall'omonimo film circolato in Italia come Ossessione carnale (Vampyres o Daughters of Dracula, 1974). Alla regia invece sta Víctor Matellano, appassionato di horror Anni '70 e autore di un corto su Jess Franco e di un interessante documentario sul cinema horror ispanico (Clawing! A journey through the spanish horror). Matellano non è qui al debutto, avendo diretto nel 2014 anche il misconosciuto Wax. Nel cast, in un ruolo forzato e privo di senso (titolare di un hotel), compare anche l'indimenticabile Caroline Munro. Con queste premesse, si può meglio intuire quale sia l'orientamento di Vampyres: un horror senza trama accostabile (e a sorpresa), per scelte grafiche, cromatiche e per presenza di vampire lesbiche, alle pellicole del francese Jean Rollin.

 

Caroline Munro

Vampyres (2015): Caroline Munro

 

Lasciandosi trasportare dalle curate atmosfere e dalle oniriche sequenze (ottima quella conclusiva che richiama i perversi rituali della contessa sanguinaria, Erzsébet Báthory), Vampyres si fa seguire con piacere, proprio per un clima e una storia che conduce indietro nel tempo. Indovinata, inoltre, la scelta di inserire attori di una certa età, orientando così il film verso un tipo di pubblico più maturo. E in  questo, particolarmente centrata, appare l'idea di attribuire all'economista spagnola (saltuariamente anche attrice) Marta Flich il ruolo di sadica (e terribilmente seducente nonostante i suoi 40 anni) vampira: spesso nuda e imbrattata di sangue, eppure coinvolta sentimentalmente dall'occasionale passante.

 

Antonio Mayans

Vampyres (2015): Antonio Mayans

 

Unico difetto del film, appare un finale troppo vago, forse frutto di un budget limitato che ha costretto il regista a fermasi (male) a soli 78 minuti. Dopo una distribuzione spagnola circoscritta a 15 sale (e 75 spettatori), Vampyres scompare nel limbo degli invisibili, mentre Matellano prosegue nel suo personale percorso di rievocazione horror (Stop over in hell è del 2016). Vampyres è stato recentemente doppiato in italiano dalla mitica Midnight factory, che conferma, anche in questo caso, una obiettiva e sincera selezione di titoli horror ingiustamente trascurati da tempo. Il film è stato dedicato a Larraz, nome di spicco della cinematografia horror spagnola.

 

"Non indovinerai mai da dove viene questo vino. È un vino dei monti Carpazi..." (Fran)

 

Marta Flich, Alina Nastase

Vampyres (2015): Marta Flich, Alina Nastase

 

"Il vampiro continua a vivere e non può morire solo perché gli anni passano. Può acquistare forza quando riesce a ingrassare se stesso con sangue di vivi. Di più, noi abbiamo visto che può addirittura ringiovanire, che le sue facoltà vitali possono aumentare e sembrano quasi che si rinnovano quando riesce a trovare in abbondanza il suo particolare nutrimento.” (Bram Stoker)

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