Regia di Aurelio Grimaldi vedi scheda film
Opera scabrosa per l'ossessivo astio riversato nei dialoghi, Nerolio è una delle poche pellicole riuscite di A. Grimaldi, un ritratto parziale e personale (ma non lontanissimo, pare, dai fatti) di una figura unica e di culto nel panorama artistico italiano: un uomo fortemente convinto della trinità "Dio, Sesso, Arte" (più precisamente, solo il secondo elemento sarebbe con la maiuscola), affamato di "carne fresca" e della vitalità dell'erotismo, quanto dalle domande e le aspirazioni dello spirito, ma col suo fare arrogante, quasi sempre scontroso e arrabbiato, o insinuante. Impressionante il bianco e nero di M. Calvesi e asciutta la regia; buona la prova di M. Cavicchioli. 7 1/2
Elegante scelta musicale, da Purcell, a Telemann, Haendel, Satie, ecc. (con errori nella elencazione dei titoli di coda!).
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