Regia di Renzo Arbore vedi scheda film
"Il Pap'occhio" diretto nel 1980 da Renzo Arbore,
devo dire che a mio parere è una chicchettina
molto divertente.
La storia racconta che il papa preoccupato per
l'avanzata dei buddisti e per il boom tra i giovani
delle discoteche,delle droghe e gli spinelli,
decide di di aprire la Televisione Vaticana
con uno spettacolo di varietà in mondovisione.
Vedendo uno spot si convince che questo spettacolo
deve farlo Renzo Arbore e dopo la chiamata comincia a
interpellare tutta la sua compagnia.
Ma il cardinale vuole sabotare lo spettacolo
prendendo i peggiori artisti per far cadere
il morale a Arbore.
Il Film è la prima regia di Arbore e l'esordio
al Cinema di questo Show Man che ti sorprende
per il suo surrealismo che circola in tutto
il complesso.
Parlare di regia è un pò azzardato perché
è molto televisiva con macchina a spalla
e il tutto realizzato in modo volutamente amatoriale,
ma anche per un Budget risicato,ma diverte per la
sua stranezza,anomalia e unicità.
Fin da principio si vedono Arbore in piscina con belle donne
e canzone americana a manetta e Benigni con meno
donne,con un canotto e musica di Bobby Solo
("Gelosia") dove lui è grande Fans che ha addirittura
la sua foto insieme a quella di Gramsci,per far capire
la differenza dei due.
Il regista insieme alla trama fa il parallelismo
con la storia di Gesù,con l'ultima cena e il tradimento di Giuda
(che qui è Benigni che tradisce Arbore per
40 gettoni del telefono,dove chiama sempre
la madre e dice "Non mi frega,non mi frega!"
che è uno dei tormentoni)e con lui si
porta tutto il Cast dell'"Altra Domenica"
che all'epoca era una trasmissione famosa
che ha anticipato la Tv "contenitore",
compreso una giovanissima Isabella Rossellini.
Poi ci sono vari tormentoni come ad esempio
i 4 del coro che cantano le vicissitudini della vicenda
che si narra.
Il Film ha avuto problemi di censura per il
fatto che prendeva in giro Papa Wojtyla (eletto nel 1978),
sportivo e grande "comunicatore",ma si capisce
che è in modo bonario e affettuoso per esempio
la scena dove c'è l'insegnante di Italiano che
dice che non studia perché è distratto è
esilarante,però per l'epoca era scandaloso
ed ha avuto questi problemi.
Tra l'altro in Tv non passa mai proprio
per questo motivo nonostante la produzione
sia di Mario Orfini e la RAI.
Comunque è bello vedere la Italia degli anni '80
per chi la vissuti da adolescente come me,è un salto
nel passato con i vari personaggi sia nominati
(come Bernacca) e quelli che si vedono come
il mitico Ruggero Orlando.
Ma la pellicola è tutta una serie di
scene che fanno sconpisciare tipo
quella del "Signore sia con voi" dove
Arbore capisce sempre che e Marenco fuori
posto,il monologo di Benigni sul Giudizio Universale
che incrocia improbabili gente rimasta nella
storia,la canzone "Non correre papà",
"Azzurro" interpretata dal coro con le pernacchie,
Benigni vicino al balcone del papa dove qualunque cosa
fa viene applaudito e Abatantuono che spiega l'Inferno di Dante e la sigla
della televisione vaticana sulle note dell' Internazionale dei lavoratori.
Il Cast è di prim'ordine oltre i già
citati ci sono:
Andy Luotto-Mario Marenco-Diego Abatantuono-
le Sorelle Bandiera-Silvia Annichiarico-
Mariangela Melato-Milly Carlucci-Manfred Freyberger
(il sosia del papa)-Cesare Gigli-Ferdinando Murolo
e il grande Martin Scorsese addirittura regista
del programma e all'epoca compagno di Isabella
Rossellini.
In conclusione un buon Film strano e anomalo
e una commedia frizzante e brillante,
che ti conquista per la sua ironia e dove tutto
e sopra le righe,dove la simpatia di Arbore
e Benigni prendono il sopravvento e dominano
la scena e che invece dall'altra parte è
nostalgico per la Tv e l'Italia
(anche politica) del passato,sicuramente
chi c'era in quegli anni si diverte di più
perché ricorda com'era la situazione allora.
Il mio voto: 7.
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