Siamo negli anni Venti nella città di Rotterdam. La gente ignara passa vicino a una casa ormai in rovina che sorge vicino ad un canale. All'interno c'è il corpo di un uomo assassinato, nell'atrio c'è un giovane sanguinante che respira a stento. Preso dal panico fugge, ma, una volta riconosciuto, viene arrestato dalla polizia. Il detective che è chiamato a seguire il caso è incuriosito da quanto è accaduto e dalla conoscenza tra il sospettato e la vittima.
Note
Lentamente il film di Mike Van Diem, premio Oscar come miglior film straniero nel 1997, scosta il velo sul passato e appare così lo spettacolo del rapporto travagliato tra un padre dal cuore di pietra e un figlio irreprensibile che sconta su di sé l'ostinato rifiuto materno a sposare il padre. Dal racconto di Ferdinand Bordewijk, il quarantenne Van Diem ha messo in scena un sogno angoscioso all'interno delle claustrofobiche sale della compagnia commerciale - set previlegiato del film - dimostrando la padronanza di un veterano.
Con tutti quei movimenti di macchina dopo un quarto d'ora avevo già il mal di mare.La voce narrante poi mi ha dato il colpo del KO e ho interrotto la visione..E meno male altrimenti sarei morto di noia.
Questo è un film sull'impossibilità di comunicare: tra amanti, dove una richiesta di matrimonio viene sempre, ostinatamente respinta al mittente, tra madre e figlio, ("Non mi ha detto nemmeno : fà come ti pare"), tra padre e figlio (" Non ho mai visto questo ragazzo in vita mia"), tra innamorati. Spesso, anzi, per sfuggire dal dialogo con un altro individuo, i personaggi pronunciano discorsi… leggi tutto
L'ho visto tanto tempo fa, mi aveva colpito, ma sembrava l'avessi dimenticato, poi ieri senza motivo mi è tornato alla mente ed ho sentito la necessità di riesaminarlo e ricordarlo..... E' un film profondo, bello. Poi un film che si ricordi a distanza di tanti anni, dopo centinaia di film visti, significa che qualche cosa di profondo ha lasciato............ E il vero goal di un film credo sia…
Dall'omonimo racconto di Ferdinand Bordewijk, il classico romanzo europeo di formazione, diviso tra individualismo ed inquietudini sociali. Nella… segue
Vite apparentemente normali, persone ordinarie, tutto scorre all'insegna della tranquillità. Ma la macchina da presa indaga, la storia fa il suo corso e appaiono le prime ombre: è il passato che chiama. Scomode…
Questo è un film sull'impossibilità di comunicare: tra amanti, dove una richiesta di matrimonio viene sempre, ostinatamente respinta al mittente, tra madre e figlio, ("Non mi ha detto nemmeno : fà come ti pare"), tra padre e figlio (" Non ho mai visto questo ragazzo in vita mia"), tra innamorati. Spesso, anzi, per sfuggire dal dialogo con un altro individuo, i personaggi pronunciano discorsi…
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Commenti (1) vedi tutti
Con tutti quei movimenti di macchina dopo un quarto d'ora avevo già il mal di mare.La voce narrante poi mi ha dato il colpo del KO e ho interrotto la visione..E meno male altrimenti sarei morto di noia.
commento di Utente rimosso (LuCciolo6nove)