Regia di Chelsea Stardust vedi scheda film
Incontriamo la giovane e procace Samantha (la bella Hayley Griffith), un po' distratta ed imbranata addetta alle consegne presso un punto di asporto, impegnata nella sua ultima consegna a domicilio di pizza, prima di cambiare lavoro.
Il luogo ove consegnare l'ordine, presso cui giungerà dopo diversi contrattempi e spiacevoli vicissitudini, si rivela una magione assai lussuosa, ove è in corso una riunione che conta invitati con abiti elegantissimi, e soprattutto signore dell'alta società agghindate come ad una occasione ufficiale.
Non sa, la ragazza, accolta con apparente gentilezza dagli elegantissimi ospiti, ma un po' a disagio per il suo abbigliamento decisamente casual e poco conforme all'etichetta del raduno, di essere capitata presso una congrega di streghe, alla frenetica ricerca di una ragazza vergine per poter eseguire il loro sadico rituale di magia nera, che prevede sacrifici e orrori di ogni sorta da offrire al Principe delle Tenebre, in cambio di lauti guadagni che vadano ad ingrassare i già pingui portafogli di quella società opulenta e privilegiata, votatasi al maligno per garantirsi la prosperità a cui ormai sono assuefatti.
E Samantha, a quanto pare, possiede le caratteristiche richieste per essere destinata all'imminente sacrificio in corso, culmine e ragion d'essere di quella festa da incubo.
Per Samantha sarà l'inizio di una lotta tragicomica per sopravvivere, tra splatter senza reticenze, e la incallita risolutezza della splendida padrona di casa, impersonata per l'occasione da una attrice da tempo scomparsa dagli schermi, ma di certo indimenticabile “femme fatale” non solo, ma prima di tutti, di Brian De Palma: Rebecca Romijn, ancora molto sexy nonostante l'età non più da ragazzina, piuttosto a suo agio ad impersonare una strega famelica e desiderosa di portare a termine il suo sabba di sangue.
Opera d'esordio di una regista eccentrica già nota per la sua partecipazione ad una serie horror intitolata Into the dak, Chelsea Stardust, Satanic panic tenta la strada della farsa in una commedia horror-splatter che si rivela presto piuttosto debole e asfittica, imprigionata in una scenografia degna di una sitcom, e messa alla prova da una sceneggiatura fiacca che tenta la via della battuta brillante mescolata con il rutilante effetto gore, ma senza riuscire né a divertire, né tanto meno ad inquietare.
Ne viene fuori un prodottino puerile che stufa presto e annoia, denunciando dopo poco più di un quarto d'ora la sua inevitabile pochezza.
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