Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Tre poliziotte, giovani e piacenti, si camuffano da modelle per investigare su un fosco omicidio che pare coinvolgere anche un imprenditore ben in vista.
Nella fase finale della carriera di Bruno Corbucci c’è stato posto per una manciata di titoli televisivi di modesta fattura, fra i quali uno dei presumibilmente meno interessanti è questo Le volpi della notte. In questo film tante cose sono tirate via e altre semplicemente sbagliate: si cominci pure considerando il casting, che vede in prima linea tre attrici improvvisate (o prelevate dal piccolo schermo) come Pamela Prati, Viola Valentino e Fabrizia Carminati; non bastano a risollevare la credibilità della recitazione gli innesti di alcuni interpreti di sicuro affidamento e di una buona percentuale di caratteristi comici per le parti più leggere: Gabriele Tinti, Gianfranco Manfredi, Enzo Cannavale, Gegia, Margherita Fumero, Alfredo Rizzo. Il ritmo della storia è poi altalenante: nonostante il regista scriva il copione insieme allo storico collaboratore Mario Amendola, evidentemente il lavoro su commissione (Reteitalia, cioè Fininvest, cioè Berlusconi) non dev’essere stato accolto con grande entusiasmo, visti i risultati. Qualche gag grossolana, qualche bellezza svestita ma non troppo qua e là, una trama gialla sottilissima che si disperde rapidamente nel caos della storia: le Charlie’s angels erano proprio altra cosa. 2/10.
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