Regia di Peter Farrelly, Bobby Farrelly vedi scheda film
I fratelli Farrelly fanno un fragoroso centro e si confermano i registi più dementi e geniali di Hollywood (degli anni novanta), dirigendo questo film dopo aver riscosso il grande successo di “Scemo e + scemo” (per me ancora migliore).
Ted (Ben Stiller), ingaggia un detective (Matt Dillon) per ritrovare Mary (Cameron Diaz), la ragazza che al liceo lo aveva fatto innamorare e che per sfortunate coincidenze non era riuscito a “conquistare”.
Però Healy (il detective) s’innamora di Mary e partono gli imbrogli per depistare Ted che però ad un certo punto capisce che c’è qualcosa che non va.
Si ride a più non posso in questa commedia scollacciata ed irrimediabilmente divertente.
Scorretta nel midollo genera gag una in fila all’altra regalando copiose risate, senza farsi problemi dei luoghi comuni.
Il ritmo è altissimo, il divertimento assicurato, questo anche grazie ad un casting ottimale che mette insieme giovani freschi e spregiudicati (Stiller e la Diaz) ed attori più collaudati, tra cui Matt Dillon, ma anche altri supporters i cui volti non sono nuovi, penso a Keith David e Jeffrey Tambor, due signor nessuno, ma i volti li conoscono in tanti.
In più la storia regge la scena ben oltre i limiti del genere (di solito una novantina di minuti, qui invece si sfiorano le due ore), a testimonianza di una quasi necessità espressiva.
Rivedendolo oggi non si capisce cosa sia capitato ai Farrelly, che negli ultimi dieci annetti hanno perso quasi tutta la loro invettiva (vivissima oltre che in questo prodotto e in “Scemo + scemo”, presente anche “Io, me ed Irene”, ma soprattutto nel misconosciuto “Kingpin” un’autentica gemma della comicità scorretta), ma in ogni caso le performance degne di nota rimangono inscalfibili.
E questa lo è, un film perfetto da vedere in compagnia, magari un po’ ebbri, la noia o il silenzio non si presenteranno mai.
Divertentissimo.
Ritmo scatenato, gag una dietro l'altra, cattivi al punto giusto, bei tempi (ormai andati) per loro quando giravano di fila tre film scatenati come questo, "Scemo e + scemo" con in mezzo l'incredibile "Kingpin".
Ritmo scatenato, gag una dietro l'altra, cattivi al punto giusto, bei tempi (ormai andati) per loro quando giravano di fila tre film scatenati come questo, "Scemo e + scemo" con in mezzo l'incredibile "Kingpin".
Qui ancora fresca e "spumeggiante" (giusto per ricordare il suo esordio in "The mask").
Lontano dai suoi generi cinematografici frequentati, ma assolutamente valido per la parte.
Divertentissimo, stupidissimo, "braccio" armato della demenzialità dei registi.
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