Regia di Carlo Verdone vedi scheda film
Con 'Gallo cedrone' Verdone torna al passato: difatti, il protagonista, Armando Feroci, vanesio, presuntuoso, infedele e nel complesso incapace di crescere, altri non è che l'aggiornamento dell'Oscar Pettinari di 'Troppo forte'.
Dal punto di vista puramente filmico, questo film è uno dei suoi più ambiziosi, poiché il personaggio principale e le vicende vengono narrate con l'utilizzo del flashback e dei differenti punti di vista, dei quali l'autore denota una sicura padronanza.
Il plot, fino a quel momento ricco di aneddoti tendenti al grottesco, perlopiù riusciti, però si incaglia quando entra in scena la cognata cieca di Armando - la legnosa Regina Orioli - che fa virare la storia verso i lidi risaputi della storiella extra-coniugale.
Peccato per questo scompenso, dato che il finale torna su buoni livelli, puntando su una sequenza di beffarda satira politica.
Voto: 7.
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