Catherine, figlia di un medico affermato, vive nella New York della metà dell'Ottocento ed è sempre bersaglio delle critiche del padre. Costui, uomo insensibile, le rimprovera di non possedere nessuna delle doti della madre, vale a dire: bellezza, fascino e raffinatezza. Catherine è destinata a rimanere zitella, finché nella sua vita fa la sua comparsa un giovane avventuriero.
Note
Camelie, trine, ombrellini, giardini, bambini in bianco e fanciulle in fiore. Agnieszka Holland (recidiva, era suo l'impresentabile "Poeti dall'inferno") ritenta l'ambientazione ottocentesca con un adattamento da Henry James che pare un sottoprodotto del peggior James Ivory.
Non concordo con gli impietosi confronti col film del 49. JJL è ai suoi massimi. A.Finney restituisce meglio il concetto. Regia buona con buon ritmo. Maggie Smith è l'unica fuori posto, eccellenti invece i comprimari. Voto 8: migliore del predecessore che rimane più di maniera e monocorde.
Mediocre e perdibile esemplare del genere "sottana e torta di mele" in trasferta oltreoceano. Ineluttabile la presenza di Maggie Smith, segaligna icona di questa categoria merceologica.
Discreto adattamento dell’omonimo romanzo di Henry James, di cui ripristina il finale originario (meno spietato e più elegiaco) rispetto a L’ereditiera di William Wyler. Funzionali al ruolo Finney (anche più sottilmente crudele del suo omologo Ralph Richardson) e il belloccio Chaplin; il problema è Jennifer Jason Leigh, troppo carina per interpretare la zitella… leggi tutto
Catherine Sloper è la giovane ed unica figlia di un ricco vedovo. Il corteggiamento dell'aitante Morris ha l'effetto di svegliarla dall'atmosfera repressiva a cui il padre la costringe. La ragazza si troverà costretta, per preservare la propria dignità ed integrità morale, a delle scelte dolorose ma necessarie...
La storia è molto… leggi tutto
Catherine Sloper è la giovane ed unica figlia di un ricco vedovo. Il corteggiamento dell'aitante Morris ha l'effetto di svegliarla dall'atmosfera repressiva a cui il padre la costringe. La ragazza si troverà costretta, per preservare la propria dignità ed integrità morale, a delle scelte dolorose ma necessarie...
La storia è molto…
Non è facile dimenticarsi del film di Wyler, affrontando la storia di Washington Square, anche se il grande regista non ha mantenuto la fedeltà assoluta del romanzo, ma riuscendo ottenere dai suoi interpreti quel pathos necessario a riprendere in pieno il pensiero di James, la Holland si è tenuta molto più aderente al racconto, forse anche in maniera anche scolastica, estendendo il lato…
film in costume che ricordo aver avuto anni fa in vhs ma che vedendolo oggi non mi ha fatto cambiare idea,quindi come all'epoca non mi ha detto molto.voto.4.
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Commenti (3) vedi tutti
Non concordo con gli impietosi confronti col film del 49. JJL è ai suoi massimi. A.Finney restituisce meglio il concetto. Regia buona con buon ritmo. Maggie Smith è l'unica fuori posto, eccellenti invece i comprimari. Voto 8: migliore del predecessore che rimane più di maniera e monocorde.
commento di ivanobluVolevo vedere il film L'ereditiera del '49, per sbaglio ho visto questo. Grosso errore.
leggi la recensione completa di Albus96Mediocre e perdibile esemplare del genere "sottana e torta di mele" in trasferta oltreoceano. Ineluttabile la presenza di Maggie Smith, segaligna icona di questa categoria merceologica.
commento di zio_ulcera