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Non sono un angelo

Regia di Wesley Ruggles vedi scheda film

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La recensione su Non sono un angelo

di darkglobe
8 stelle

L'angelo accallappia-uomini

Tira (Mae West), è una cantante un po' caciottona e un po' sguaiata, dalle movenze da danzatrice del ventre al rallentatore; in realtà favolosa nei suoi modi da guappa risoluta, dotata di lingua tagliente e capace di stendere ai propri piedi qualasiasi uomo.
Mentre lei ammalia il pubblico in uno spettacolo itinerante, il suo compagno Big Bill (Edward Arnold) provvede ad alleggerire la tasca degli astanti.
 

Purtroppo Big Bill finisce in galera per un tentato omicidio e Tira si allontana, arrivando ad esibirsi a New York, dove conquista sia il facoltoso Kirk Lawrence (Kent Taylor), che, nonostante sia fidanzato, la riempie di regali costosi, sia poi Jack Clayton (Cary Grant), cugino del primo, quando va da lei per chiederle di lasciare Kirk alla sua fidanzata. La storia tra Tira e Jack si avvia al fidanzamento di nozze ma Big Bill esce di prigione e la situazione si complica.
 

L'aspetto più pregevole del film è proprio la recitazione della West, che costituisce la solida impalcatura su cui si sviluppa una trama abbastanza leggera, ma arricchita da ammiccanti esibizioni canore. Lo stile seduttivo della West è ovviamente assolutamente fuori tempo: i suoi sembrano quasi modi da maschiaccio, il look è assai kitsch, ma non mancano risate sguaiate, movenze prossime allo sforzo zero e generose doti estetiche che sembrano misteriosamente attirare qualsiasi uomo. Questa stramba personalità vista con gli occhi di oggi induce empatia e strappa sonore risate per la sua sfrontatezza e sicurezza di sé.
 

La regia è di Wesley Ruggles, siamo alla fine dell'era pre-code, forse quella in cui il cinema classico americano ha tirato fuori i prodotti più interessanti. Nonostante si fosse riusciti a pubblicare il film, semplicemente edulcorando le parole di alcune canzoni un po' spinte, risollevando grazie al suo successo la Paramount dal collasso finanziario, gli anni successivi vi furono ripetuti interventi censori.
 

A detta della West questo film avrebbe lanciato verso il successo Cary Grant, fino ad allora illustre sconosciuto nonostante avesse già recitato con la Dietrich.

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