Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film
Peter, sicario italoamericano, va a Napoli per uccidere il boss Gennaro Gallo; oltre alle ragioni dei mandanti mafiosi Peter ha le proprie, poichè Gallo fece uccidere suo fratello anni prima. Ma la faccenda si complica fin da subito e il killer si ritrova scoperto; ma riceve anche l'aiuto prezioso di un giovane aspirante 'collega' del posto, tale Angelo.
Poliziottesco nell'ambientazione e in certe scelte narrative, gangster movie di base, Con la rabbia agli occhi è in definitiva solamente l'ennesimo action all'italiana, girato però da uno dei Maestri del cinema di genere nostrano, quell'Antonio Margheriti che ama celarsi dietro lo pseudonimo Anthony M. Dawson. Soggetto di Pierluigi Andreani e Leila Bongiorno, sceneggiatura di Guido Castaldo e Giacomo Furia; la storia non è nè originale, nè particolarmente interessante e l'unica ragione per cui la pellicola ha comunque qualcosa da mostrare è proprio la mano di Margheriti dietro la macchina da presa; certo, avere Yul Brynner come protagonista comunque deve averlo aiutato non poco, ma va rilevato che anche il resto del cast riserva nomi di discreto valore: da Massimo Ranieri a Barbara Bouchet, da Martin Balsam a Giancarlo Sbragia, da Sal Borghese al già citato Furia. Un prodottino dalle ambizioni limitate e confezionato senza tanto occhio di riguardo, ma in ogni caso 'guardabile', certo meglio di tanti altri lavori contemporanei realizzati con minori mezzi e soprattutto minor mestiere; delude la colonna sonora piuttosto anonima: è dei fratelli De Angelis. 3/10.
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