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Con la rabbia agli occhi

Regia di Antonio Margheriti vedi scheda film

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La recensione su Con la rabbia agli occhi

di mmciak
6 stelle

"Con la rabbia agli occhi" diretto
nel 1976 da Anthony Dawson,
al secolo Antonio Margheriti,
devo dire che non mi è dispiaciuto.

La storia si svolge principalmente a Napoli,
e racconta che il killer
Peter Marciani, ha lavorato per conto
di "Cosa Nostra",e si è
ritirato a New York e viene convinto
a sbarcare a Napoli,con
il compito di vendicare uno sgarro
commesso ai danni della mafia,
e il suo bersaglio è Gennaro
Gallo che per il motivo che
in passato aveva ordinato di
uccidere proprio il fratello di Marciani.


Gallo,scoperta la presenza di Peter
a Napoli,all'ippodromo tenta di
farlo fuori e l'ispettore cerca di incastrarli entrambi.

Intanto Marciani viene aiutato nell'impresa
da Angelo,un piccolo delinquente
che campa di espedienti e dalla
spogliarellista Anna,che si innamorano.

Il Film prodotto dalla Giovine Cinematografica
di Umberto Lenzi e Raymond R. Homer,
è diretto da un Artigiano del Cinema e
un Re dei "Film di genere" e della serie B
come Antonio Margheriti che si firma
con lo pseudonimo di Anthony Dawson,
e questa volta si misura con il "Gangster's Movie"
e lo miscela con il Poliziesco,che era tanto in voga,
e con un budget un pò più cospicuo lo ambienta
nella affascinante Napoli e mette in piedi
un Cast "All Star" che era difficile farlo
per l'epoca.

Infatti il regista fa bene a puntare tutto
sulla Star della pellicola in tutti i sensi
cioè al mitico e immortale Yul Brynner,
che solo con lo sguardo buca lo schermo,
e infatti gli fa molti primi piani perché
sa della potenzialità che aveva il personaggio,
e gli da la parte del protagonista Peter,
che è un duro killer che non ha paura
di niente e segue certe regole da rispettare,
e da solo regge metà di tutto il complesso.

Chi gli sta dietro è Angelo che è un ragazzo
che praticamente gioca i cavalli e le ferma
con i pallettoni all'ippodromo e vive di espedienti,
prima di lavorare per Frank ma anche per recuperare
dei soldi di un tipo morto per una sparatoria,
interpretato da un bravo Massimo Ranieri,
ruolo inconsueto per la sua carriera dato
che non ha molto battuto questo genere,
e non si vedeva molto nei filoni famosi dell'epoca.

E poi come Star femminile c'è la bellissima
e sensualissima Barbara Bouchet,nel ruolo
della spogliarellista Anna,che si innamora
di Peter e da sola vale la visione per
due scene come quella dello spogliarello
e del nudo integrale dov'è in stanza
proprio con Peter.

Il regista si vede che è affascinato da Napoli
e gira molte scene nei posti caratteristici della
città e addirittura nel famoso mercato (che ci sono
stato tra l'altro) e l'ambientazione è azzeccata
come quelli di contorno,anche se a tratti ricordano
i "Mafia Movie" con Mario Merola.

Poi Margheriti sceglie di realizzare
una pellicola con un meccanismo
a incastro e con molti intrighi,
e dove è incentrato con il
rapporto paterno che ha Peter
con Angelo,che sceglie di addestrarlo
a sparare e di farlo diventare un Killer
anche se sembra fragile,ma anche per
lo shock,montato in flashback con
righe rosse,che le ha causato l'omicidio
di suo fratello e che pensa sia un problema
agli occhi,ma anche di stare addosso
ai personaggi e di coinvolgerci nella vicenda.

Però non è bravo a descrivere il ruolo
del Commissario,interpretato dal mitico
Martin Balsam,perché non è caratterizzato
benissimo e che non si capisce il suo doppio
gioco e non è chiaro in alcune situazioni.

Nel Cast figurano anche:

Giacomo Furia-Sal Borghese-
Loris Bazzocchi-Rosario Borelli-
Luigi Bonos (con il nome Luigi Williams)-
Renzo Marignano
e Giancarlo Sbragia.

Devo dire che la messa in scena è abbastanza efficace
ma la Fotografia di Sergio D'Offizi,poteva essere
più curata.

In conclusione un dignitoso e
gradevole Film "di genere",
che ti fa venire nostalgia del periodo perché
un Cinema così non si fa più in Italia,
che si fa seguire anche se a tratti c'è qualche
ingenuità narrativa e le descrizioni dei personaggi
non eccelse,ma coinvolge per la vicenda e dove
il succo è sempre la vendetta che si consuma
con una amara resa dei conti,con la svolta
del personaggio in negativo di Angelo,
insomma pessimismo su tutta la linea,
ma è un punto a favore.

Il mio voto: 6,5.   

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