Regia di John Carpenter vedi scheda film
Che Carpenter sia uno dei più grandi registi viventi non sto io a dirlo, ma la storia del cinema. Dopo aver affrontato tutti i generi, precursore dello slasher con "Halloween", autore di "1997-Fuga da New York" e di altri capolavori come "La cosa" e "Assalto al distretto 13", il maestro si cimenta in un horror vecchio stile, un film sui vampiri, nel 1998 esce "Vampires". John Crawl, uno James Woods in forma smagliante come sempre, è un uomo che ha dedicato la sua intera vita alla caccia ai vampiri. Insieme alla sua squadra assale una casa infestata dai succhiasangue e li elimina tutti, non si accorge però che il cosidetto "Maestro", uno dei primi vampiri mai esistiti, una sorta di Dracula moderno, è sopravvissuto e sta per andare a cercarli. Calata la notte, la squadra di Jack viene trucidata dal vampiro che uccide tutti senza scrupoli; Jack riesce a fuggire insieme a Montoya, un suo compagno messicano, e porta con se una prostituta appena morsa dal Maestro. La caccia al sanguinoso nemico ha inizio e si concluderà con un finale fantastico. La pellicola è un vero e proprio film d'autore, Carpenter si occupa do ogni tassello che compone il puzzle, dalla musica composta dallo stesso regista al casting degli attori. Il risultato è un horror moderno con elementi del cinema classico americano, i richiami al western sono molteplici, dalle ambientazioni alla caratterizzazione di alcuni personaggi. La fotografia non è particolarmente curata, nonostante sia adatta al contesto e non sfiguri mai con i luoghi delle riprese. La regia è da manuale, stavolta Carpenter non si lascia andare ad eccessivi virtuosismi, anche nelle scene d'azione le riprese ricordano molto quelle dell'amico David Cronenberg. Non traspare un messaggio limpido da questo film che più che altro è un action-horror, magistralmente girato da un regista da cui si puó solo imparare e di cui spero di apprezzare ancora qualche altro capolavoro!
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta