Regia di John Carpenter vedi scheda film
'Lei ha mai visto un vampiro?
Per prima cosa non sono romantici, chiaro?
Non assomigliano affatto a un branco di transessuali che se ne vanno in giro in abito da sera a tentare di rimorchiare tutti quelli che incontrano con un falso accento europeo. Dimentichi quello che ha visto al cinema: non diventano pipistrelli, le croci non servono a niente. L' aglio? Vuole provare con l' aglio? Si metta una treccia d' aglio intorno al collo e quei vigliacchi le arrivano alle spalle e glielo mettono allegramente in quel posto mentre intanto le succhiano il sangue senza cannuccia. Non dormono in bare di lusso foderate di seta.
Vuole ammazzarne uno? Gli pianti un paletto di legno direttamente in mezzo al cuore, il sole li riduce in cenere nel giro di un minuto…'
Jack Crow, cacciatore di vampiri
Dura la vita dei vampiri, nel moderno west. Il Vaticano ha scatenato contro questi una posse di spietati mercenari armati fino ai denti che danno loro la caccia con..”passione”. Nell'incipit (folgorante, come sempre con Carpenter), li vediamo scaricare una tonnellata di piombo sulla prima vampira che li attacca; non perché –come loro del resto sanno benissimo- sia letale per il mostro, no (infatti appena pistole e fucili tacciono la non morta si rialza), semplicemente perchè fare così, li mette nella giusta disposizione d'animo per fare ciò che devono fare, per sacra investitura, e fanno: uccidere vampiri. Con metodi che conoscono essere letali, ovvero pali di legno nel cuore del mostro o esposizione alla luce solare. Ce lo spiega Jack Crow (cui presta la sua grintosissima "faccia di cuoio", James Woods), il leader, bounty killer di demoni zannuti, ferocemente motivato dalla vendetta personale. Determinato a non fermarsi prima di avere fatto piazza pulita. Così nelle assolate praterie del new mexico assistiamo alla rappresentazione carpenteriana (memore della lezione di Sergio Leone) di un western in cui i pistoleri si scontrano con le immortali creature della notte. Non senza rinunciare però a delle potenti visioni horror (i vampiri di nero vestiti che sbucano dalla nuda terra all'imbrunire fanno letteralmente gelare il sangue; un'altra delle grandi intuizioni registiche che da sempre caratterizzano il suo cinema). Pellicola 'dura' che parte forte, con la vivida messa in scena di due violentissimi massacri, uno per ciascuno dei due schieramenti, e poi si incammina sui sentieri di caccia dei giustizieri e dei loro terrificanti avversari, e procede, con energia, “on the road”, raccontandoci del desiderio di rivalsa, della debolezza e della corruttibilità umane, del tradimento contrapposto alla lealtà, dell’amicizia e solidarietà tra avventurieri, giungendo a ritmo inesorabile al tesissimo duello finale che durerà dal tramonto all'alba. Il tutto accompagnato da un'incalzante colonna sonora, firmata dallo stesso Carpenter (come quasi sempre accade nei suoi film), che si ispira alla più autentica produzione musicale country-rock.
“Vampires” è uno dei suoi film preferiti, ha dichiarato John Carpenter. Non si fatica a credergli perché, come sempre, è facile essere d’accordo con lui. Infatti, la pellicola respira e vive dell’implicito divertissement del suo impareggiabile autore.
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