Regia di Francesco Nuti vedi scheda film
Povero Francesco ...
Un infantile campione di biliardo toscano , che vive nel ricordo del padre scomparso , presenta in famiglia come fidanzata una prostituta d' alto bordo . Naturalmente il destino farà sbocciare l' amore vero ...
Dopo tanti anni sono tornato a vedere un film del povero Francesco Nuti , un attore che fin dagli esordi cabarettistici con i Giancattivi mi era parecchio simpatico . Questa pellicola però si inquadra già nella fase discendente della sua carriera di attore - regista . Infatti , dopo un paio di film artisticamente disastrosi ( tra cui il famigerato " Occhiopinocchio " ! ) , Nuti stava cercando di risalire la china . In questo caso prova a tornare ad ambientazioni che gli avevano portato fortuna in passato , quelle del mondo del biliardo , sua grande passione . Purtroppo non aveva fatto il necessario bagno preventivo di umiltà ed il suo esagerato narcisismo è ancora palese in questa pellicola dalla sceneggiatura leggera leggera , quasi impalpabile . E' infatti una storiella piuttosto banale , con qualche momento interessante ( come la presentazione iniziale , affidata all' immancabile Novello Novelli ) o toccante ( come il confronto finale con il fantasma paterno ) , ma che ha il suoi punti di forza in una prorompente e radiosa Sabrinona Ferilli e nel simpatico Novelli . Invece è proprio Nuti , che pure doveva tenere molto a questo film , ad apparire un po' svogliato e fuori forma . Peccato perchè l' attore pratese poteva essere un regista non banale e lo dimostra con un certo gusto ricercato delle inquadrature . Carina comunque la canzone finale , cantata dallo stesso Nuti e non male pure la colonna sonora originale di suo fratello Giovanni . Insomma , per me è un film vedibile ( anche se non riuscito ), tanto che nel 1998 ha avuto un discreto successo ai botteghini . Però oggi non mi sento di dare più di 5 .
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