Regia di Nicholas Ray vedi scheda film
Il leader di una comunità di zingari metropolitani, malato di tubercolosi, vorrebbe passare la successione al fratello minore scapestrato e donnaiolo; ma lui rifiuta il matrimonio combinato che gli viene proposto, nonostante l’avvenenza della sposa. Film bizzarro, ma più convenzionale di quanto sembri: al di là dell’ambientazione esotica (che peraltro viene presa molto sul serio, al punto da non assumere mai un punto di vista esterno al microcosmo gitano in cui si svolge la vicenda), ci troviamo all’interno di schemi ben consolidati e si capisce subito dove si andrà a parare: solo che per es. Un uomo tranquillo è una commedia con venature drammatiche, questo è un melodramma con venature di commedia. Jane Russell ha l’aria abbastanza selvaggia da risultare credibile per il ruolo; non si può dire altrettanto di Cornel Wilde, damerino impettito che si sforza di fare il duro.
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