Negli anni Sessanta, il cinema horror conosce una stagione di grandi successi in tutto il mondo. Per la prima volta, anche in Italia si intraprende la produzione di piccoli film che hanno però un grande successo in tutto il mondo e che costituiscono una sorta di approccio italiano a questo genere. Con il contributo di alcuni maestri (Dario Argento, Pupi Avati) e di importanti critici francesi si ripercorrono le particolarità e i punti forti di un'idea originale dell'horror, nel quale l'estetica pop e i contenuti trasgressivi hanno un ruolo molto importante, che rende unica la produzione italiana nel decennio.
Il cinema horror italiano ufficialmente nasce nel 1957 quando Riccardo Freda, giocando d'anticipo, precede Terence Fisher: Dracula da noi verrà distribuito solo nel 1959. Freda ebbe l'intuito di precorrerne l'uscita con una pellicola intitolata I vampiri, solo in parte horror a causa dei dubbi instillati dai produttori che imposero anche una linea… leggi tutto
Il cinema horror italiano ufficialmente nasce nel 1957 quando Riccardo Freda, giocando d'anticipo, precede Terence Fisher: Dracula da noi verrà distribuito solo nel 1959. Freda ebbe l'intuito di precorrerne l'uscita con una pellicola intitolata I vampiri, solo in parte horror a causa dei dubbi instillati dai produttori che imposero anche una linea…
Nel grande revival del cinema italiano degli anni Sessanta (supportato dalla prossima uscita di C'era una volta a... Hollywood di Quentin Tarantino), la 76.ma… segue
Il cinema italiano degli anni Sessanta è una vera miniera. Proliferavano titoli, autori e generi, che ancora oggi nessuno si è fermato a studiare nella loro totalità. Qualcosa si sta muovendo, anche grazie alla rivalutazione che arriva dall’estero. Se Quentin Tarantino è il padre di coloro che hanno rivalutato i b-movies, Bertrand Tavernier può…
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Commenti (1) vedi tutti
Sentito omaggio al cinema horror e gotico italiano Anni '60, caratterizzato anche dagli interventi di Dario Argento e Pupi Avati.
leggi la recensione completa di undying