In un prossimo futuro, nell'Ucraina orientale devastata dalla guerra, l'ex soldato Serhil lavora in una fonderia locale. Affetto da stress post traumatico, lotta per adattarsi alla realtà di una vita in pezzi e di una terra in rovina. Quando la fonderia chiude i battenti e perde il lavoro, Serhil trova la sua ancora di salvezza in un'associazione di volontari che si occupa di riesumazione di cadaveri di guerra. Lavorando al fianco di Katya, capirà che un futuro migliore è possibile.
un po' meno di pedanteria - ad esempio le riesumazioni in esterno, che seguono una già dettagliata autopsia, sono incomprensibilmente infinite - nel seguire a testa bassa i dettami formali stabiliti a priori avrebbe giovato a questo pur notevole film. la scena con Vertov proiettato sullo sfondo in uno scenario (neo)orwelliano è da antologia.
In un futuro abbastanza prossimo, Serhil (Andriy Rymaruk) cerca di trovare un motivo per tirare avanti in un’Ucraina appena uscita da una devastante guerra “fratricida”. È un ex soldato Serhil, vive nella parte orientale del paese, e le cose che ha visto in guerra lo hanno segnato nel profondo. Poi succede che l'acciaieria dove lavora è costretta a chiudere… leggi tutto
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Un'utopia distorta, una speranza avariata, un'illusione di progresso che, invece di migliorarci, ci fa sprofondare dentro un baratro oscuro. La distopia non riesce ad essere una cosa sola, perché ha…
Giù le mani dal mio spazio vitale!
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un po' meno di pedanteria - ad esempio le riesumazioni in esterno, che seguono una già dettagliata autopsia, sono incomprensibilmente infinite - nel seguire a testa bassa i dettami formali stabiliti a priori avrebbe giovato a questo pur notevole film. la scena con Vertov proiettato sullo sfondo in uno scenario (neo)orwelliano è da antologia.
commento di giovenosta