La recensione su Just 6.5

di alan smithee

7 stelle

VENEZIA 76 - ORIZZONTI Una concitata retata della polizia, che fa seguito ad una irruzione in un magazzino semi abbandonato, porta poco per volta il tenace funzionario che conduce l'inchiesta, a risalire la china dell'illecito commercio di stupefacenti, individuandone le teste responsabili, partendo dai dettaglianti, passando ai "muli" che trasportano capsule nel ventre, fino agli spacciatori, arrivando a fare irruzione nella lussuosa residenza del boss dei boss che, per tentare di salvare i parnti all'estero, tenta il suicidio impasticcandosi.

Salvato in extremis, l'astuto criminale viene condotto in prigione, ove, nella confusione e sovraffollamento, tenta il tutto per tutto per comprarsi la propria innocenza o una buona ragione per salvarsi dalla pena di morte che grava sul suo capo.

Diretto in modo esagitato quasi in stile da poliziottesco, ma forte di riprese anche audaci e di un ritmo indiavolato che alterna action a lunghi concitati dialoghi serrati, Just 65 è un thriller insolito, tenuto conto del paese di provenienza, l'Iran, che tuttavia si dimostra completamente inserito nel caotico e disordinato stile di vita del paese mediorientale di riferimento.

Lungo oltre due ore, fitto di dialoghi eccitati e concitati, il film conosce la formula più appropriata per saper intrattenere, fornendoci un ritratto sconvolgente in partivolare di quella società di reietti relegati in carceri formicaio che paiono gironi danteschi, ove le sentenze, spesso vere e proprie esecuzioni, si applicano nella stessa giornata dell'arresto.

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