Trama
Nevia ha 17 anni: troppi per il posto in cui vive e dove è diventata grande prima ancora di essere stata bambina. Minuta e acerba, è un'adolescente caparbia, cresciuta con la nonna Nanà, la zia Lucia e la sorella più piccola, Enza, nel campo container di Ponticelli. Nevia cerca di farsi rispettare in un mondo dove nascere donna non offre nessuna opportunità, anzi: lo sa, e si protegge da quella femminilità che incombe su di lei nascondendosi dentro vestiti sportivi e dietro a un atteggiamento ribelle. Le sue giornate trascorrono tutte uguali, tra piccoli lavoretti e grandi responsabilità, i contrasti con la nonna e la tenerezza per la sorella. Finché un giorno l'arrivo di un circo irrompe nella quotidianità della ragazza, offrendole una insperata possibilità…
Approfondimento
NEVIA: CRESCERE TRA I CONTAINER
Diretto da Nunzia De Stefano e sceneggiato dalla stesa con Chiara Atalanta Ridolfi, Nevia racconta la storia della diciassettenne Nevia, un'adolescente cresciuta con la nonna, la zia e la sorella minore, nel campo container di Ponticelli, in un posto in cui è diventata grande senza vivere la sua infanzia. Caparbia, seppur acerba e minuta, Nevia ha sempre cercato di farsi rispettare in un contesto in cui una donna non ha nessuna opportunità davanti e deve proteggersi ricorrendo anche a vestiti sportivi e atteggiamenti ribelli. A interrompere la sua quotidianità e a regalarle un'insperata possibilità è un giorno l'arrivo di un circo.
Con la direzione della fotografia di Guido Michelotti, le scenografie di Daniele Frabetti, i costumi di Massimo Cantini Parrini, le musiche di Michele Braga e la produzione di Matteo Garrone, Nevia è stato così presentato dalla regista in occasione della partecipazione al Festival di Venezia 2019 nella sezione Orizzonti: "Se l'adolescenza è il periodo decisivo per la costruzione dell'identità e della personalità di un individuo, è anche il più controverso, e i ricordi della mia giovinezza appartengono proprio ai dieci anni vissuti in un container nella periferia di Napoli, quando il terremoto degli anni Ottanta costrinse la mia famiglia a sfollare in un campo improvvisato, in attesa di una sistemazione adeguata. I giorni diventarono mesi e i mesi anni, ma la casa popolare non è mai arrivata e abbiamo imparato così ad adattarci a quella situazione drammatica, cercando di ristabilire una quotidianità perduta e abituandoci a vivere dignitosamente anche con quel poco che avevamo. Nel frattempo, generazioni sono andate e venute, ma i campi container ancora esistono: si sono tramutati in un piccolo mercato immobiliare di serie Z che offre spesso un tetto ai rifugiati di altre sfortunate realtà".
Ha proseguito la regista: "Allo stesso tempo, però, credo sarebbe un limite ricercare solo nella mia autobiografia il valore di questa storia. Quello di Nevia è un racconto di formazione, la descrizione delle peripezie e dei tanti ostacoli che si frappongono tra una giovane adolescente di diciassette anni e la conquista di una libera e matura consapevolezza di sé. Il contesto rappresenta soltanto lo sfondo di una vicenda che spero riesca ad acquisire un significato universale. Nevia è una ragazza che, come tante sue coetanee, combatte contro un destino che sembra già scritto, dalla famiglia o dalla società: è una Cenerentola moderna ma senza principe azzurro, che cerca con caparbietà e risolutezza il proprio posto nel mondo".
Il cast
A dirigere Nevia è Nunzia De Stefano, regista esordiente e sceneggiatrice italiana. Nata a Napoli, la De Stefano ha collaborato dal 2008 al 2018 con Matteo Garrone, suo ex marito, ai film Gomorra, Reality, Il racconto dei racconti e Dogman. Nevia è il suo primo lungometraggio, in concorso nella sezione… Vedi tutto
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Commenti (10) vedi tutti
Virginia Apicella e Rosy Franzese le due sorelline coraggiose sono Nevia e Enzina, applausi a scena aperta per loro due in una fiaba nera, ma con lieto fine.
leggi la recensione completa di claudio1959Recitato nel solito fastidioso dialetto con borbottii vari dove non si capisce niente.
commento di gruvierazUn racconto coinvolgente ed emozionante, e credo ottima la scelta di far parlare i personaggi in dialetto,,, assolutamente capibili attraverso i sottotitoli, film in cui si avverte attraverso alcune scene con una bella fotografia la sensibilità al femminile della Regista...
commento di LòrgPer me bisogna essere troooppo Napoletani o Campani per capirlo ... comunque bene la giovane Protagonista e ogni tanto si rivede anche Pietra Montecorvino ! voto.5.
commento di chribio1Non se ne può più di film parlati in incomprensibili dialetti del sud. Sarebbe come lasciare tutti i film in lingua originale,il concetto è lo stesso.
commento di corradopUno spaccato di vita sociale e di degrado in una Napoli popolare.Il tema non nuovo al cinema,ma il film e' fatto con sincerita e credibilita'.Promosso e da vedere.
commento di ezioMolto brava Virginia Apicella nei panni di Nevia e buona seppur non esaltante la regia di Nunzia De Stefano prodotta dall'ex marito Matteo Garrone. La pellicola è un po' appesantita dal dialetto ed ambientata in una Napoli più adatta ai ratti che agli esseri umani, ma in definitiva si tratta di un prodotto più che sufficiente.
commento di bombo1L'esordio alla regia di Nunzia De Stefano segue l'andamento malinconico tracciato dal vissuto di Nevia. Una ragazza costretta a crescere troppo in fretta in un mondo dove alle donne è sempre concesso un ruolo di retrovia. Nevia somiglia molto a Rosetta dei Dardenne, ma siamo lontani da quel rigore analitico e dalla secchezza della messinscena.
commento di Peppe ComuneDramma umano e sociale.Buona questa opera prima di Nunzia De Stefano
leggi la recensione completa di Furetto60La caparbietà,il senso morale, la volontà di una fanciulla di 17 anni,che nella consapevolezza della degradazione dell'ambiente in cui è costretta a vivere, non si arrende, non si vende a facili soluzioni miserabili, ma cun impegno fuori del comune cerca di sottrarsi ad un futuro altrettanto miserabile. Ci riuscirà? La speranza e il coraggio.
commento di sorry