Trama
L'Italia nel secondo dopo guerra è uscita dalla povertà grazie allo sviluppo industriale, che ha regalato al paese sogni e ferite. Oggi l'Italia vive una profonda crisi economica; cosa rimane di quella storia? Per capirlo Andrea Segre è entrato nel cuore di Marghera, la zona industriale di Venezia, una delle più grandi e più decadute del paese, spazio di grande fascino estetico sospeso tra terra e laguna, dove il progresso ha spesso offeso la natura. Seguendo le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell’ultima trattoria della zona, il film prova a capire cosa è rimasto di quel grande sogno, oggi immerso nel flusso globale dell’economia e delle migrazioni.
Approfondimento
IL PIANETA IN MARE: NEL PORTO DI MARGHERA
Diretto e scritto da Andrea Segre, Il pianeta in mare entra nel pianeta industriale di Marghera, cuore meccanico della Laguna di Venezia, che da cento anni non smette di pulsare: un mondo in bilico tra il suo ingombrante passato e il suo futuro incerto, dove lavorano operai di oltre 60 nazionalità diverse. Ci si perde e stupisce in luoghi mai raggiunti prima, come il ventre d'acciaio delle grandi navi in costruzione, le ombre dei bastioni abbandonati del Petrolchimico, gli alti forni e le ciminiere delle raffinerie, il nuovo mondo telematico di Vega o le centinaia di container che navi intercontinentali scaricano senza sosta ai bordi dell'immobile Laguna. Attraverso le vite di operai, manager, camionisti e della cuoca dell'ultima trattoria del Pianeta Marghera, le immagini di Andrea Segre ci aiutano a capire cosa è rimasto del grande sogno di progresso industriale del Pianeta Italia, oggi immerso, dopo le crisi e le ferite del recente passato, nel flusso globale dell'economia e delle migrazioni.
Con la direzione della fotografia di Matteo Calore e le musiche di Sergio Marchesini, Il pianeta in mare è stato così raccontato dal regista in occasione della presentazione Fuori Concorso al Festival di Venezia 2019: "Negli ultimi due anni a chiunque io abbia detto che stavo lavorando ad un film su Marghera la risposta era sempre: "Ah, perché esiste ancora Marghera?". Le tante ferite e le tante crisi che hanno attraversato questa zona industriale, come molte altre in Italia, hanno costruito una grande rimozione nazionale. Crediamo che in quegli spazi non ci sia più nulla, più nessuno. Invece non è così. Un regista di cinema documentario ha un importante compito: portare le persone lì dove non possono o non vogliono entrare. Il pianeta in mare nasce per questo".
Il cast
A dirigere Il pianeta in mare è Andrea Segre, regista e sceneggiatore italiano. Nato a Dolo (Venezia) nel 1976, Segre ha diretto tre film lungometraggi, tutti presentati alla Mostra di Arte Cinematografica di Venezia: io sono Li (Premio Lux del Parlamento Europeo), La prima neve (Gran Prix del Festival di Annecy)… Vedi tutto
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Commenti (1) vedi tutti
Marghera e il Suo Polo Industriale mi ricorda molto lo stesso problema ricordato nel 1981 da "Le Orme" Band storica di Venezia,quindi direi che una volta le intenzioni erano valide mentre ora vedendo il Documentario,pare che il tutto non sia molto cambiato con un certo pessimismo di fondo.voto.5.
commento di chribio1