Regia di Shannon Murphy vedi scheda film
L'impatto emozionale causato dalla visione di Babyteeth ha un effetto duraturo che tende operò a svanire, lentamente. La commovente storia di Milla, giovanissima donna che si ammala di cancro, ma soprattutto la caparbietà che caratterizza il suo modo di sorridere alla vita, si diffonde nelle vene fino a penetrare ; questo è però un effetto che non perdura e, passate le prime ore, ciò che resta dell'opera prima di Shannon Murphy è il ricordo di un film drammatico composto.
Avvalendosi di un cast coinvolgente, su sui spicca l'intensa interpretazione di Ben Mendelsohn, nel ruolo del padre della protagonista, interpretata da Eliza Scanlen, la regista ausraliana riesce a creare con lo spettatore l'empatia giusta per consentirgli di penetrare nelle dinamiche di una famiglia medio-borghese sconvolte dalla crudeltà di una malattia terminale.
La forza di questa pellicola dai tratti semplici e dalla fotografia policromatica sta nella costruzione di personaggi in cui è facile identificarsi, che ci mostrano le loro debolezze e paure, rendendo il loro dramma accessibile a tutti e finendo per partecipare al loro dolore con un coinvolgimento talmente reale che spiazza.
Così come la scelta di introdurro all'interno del racconto, diviso in capitoli dal titolo pesso troppo rivelatorio, il tratto ccomico, per smorzare momenti di tensione e semlificare quelli difficili da amalgamare, proprio come accade nella vita, "quando finiamo per sembrare stupidi ed impacciati davanti alle situazioni che ci imbarazzano", spiega la stessa regista in conferenza stampa, visibilmente commossa di essere risucita a comporre una pellicola capace di emozionare con semplicità.
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