Regia di Shannon Murphy vedi scheda film
VENEZIA 76 - CONCORSO Milla è una adolescente afflitta da una grave malattia che la costringe a sottoporsi a pesanti sedute di chemioterapia. Quando un giorno, sui binari del treno, si imbatte per caso nel concitato e scalmanato Moses, spacciatore cacciato di casa e lasciato al suo perduto destino, per Milla ecco che si riapre una nuova pagina di vita, in grado di farle finalmente apprezzare quei momenti di vita che ancora le restano, assaporando la gioia del "respirare l'attimo" , e desiderandolo condividere con i propri cari.
Una famiglia un po' particolare, quella al centro di Babyteeth, con un padre psicologo alle prese con una moglie instabile diventata da tempo la sua paziente numero uno. E, a seguire, tutta una schiera di eccentrici amici e vicini con cui poter cocludere splendidamente, seppur in eccessivo anticipo sui tempi, questa meravigliosa permanenza terrena che è la nuova ultima missione della coraggiosa Milla. Al suo debutto nel lungometraggio, l'australiana Shannon Murphy si dimostra soprattutto una abile direttrice di attori, dai quali sa cogliere quello sprizzo vitale e quell'espressione perfetta in grado di cogliere appieno il centro nevralgico del sentimento.
E Babyteeth, film più che altro da fazzoletti spianati e di per sé non in grado di intraprendere scelte granché coraggiose a livello narrativo, presenta tuttavia un quartetto di attori protagonisti eccezionale, in grado di dare quel tocco in più ad una storia inevitabilmente strappalacrime e sentimentale fino al midollo, che non possiede molte altre caratteristiche in grado di elevarla a prodotto eletto. E ancor più dei due validi adolescenti, i pur validi Eliza Scalen e Toby Wallace, sono i due attori a cui spetta il ruolo focale di genitori, a fare davvero la parte del leone: al motto di "sto vedendo una cosa che ci rende i peggiori genitori in circolazione", ecco una mamma un po' psicotica e allegramente depressa, resa con gran verve dalla bella Essie Davis, e, più di tutti in assoluto, uno strepitoso Ben Mendelsohn.
La sua parte di padre e marito premuroso, ma dai modi scientemente distratti per alleviare la tensione di tutti, potrebbe riuscire a sottrarre al "Joker" di Phoenix, la Coppa Volpi qui al Festival di Venezia 76.
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