Regia di Antonio Pietrangeli vedi scheda film
Pietrangeli è regista particolarmente capace nel restituire a vicende semplici ed apparentemente banali quella forza espressiva di storie molto più strutturate (al proposito, a chi non lo avesse ancora visto, consiglio l'ottimo "La visita"). Ne "Il sole negli occhi" riesce egregiamente nell'impresa di trasformare le vicende minime di una campagnaola venuta a Roma a fare "la serva", in un campionario di varia umanità descritto con lucido realismo, dalla coppia che la invita a divertirsi (salvo poi licenziarla poco dopo alle prime distrazioni) allo stagnaro (un ottimo Ferzetti) che la seduce e poi l'abbandona per un'altra donna, fino a tutte le altre domestiche che incontra nella sua breve esperienza, uno spaccato di un'Italia che entrava negli anni del boom economico con quella spensierata positività di chi vede il bicchiere mezzo pieno (ma poi, come la protagonista, scopre amaramente che è pieno solo di illusioni e speranze deluse).
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